8 marzo, Marisa Laurito a KKI: “Sono stata e sono una femminista senza rinunciare alla mia femminilità”

8 marzo 2023.

La giornata mondiale delle donne quest’anno è dedicata a Mahsa Amini, la ragazza iraniana uccisa dalla polizia iraniana semplicemente perché aveva i capelli al vento e, dunque, senza velo. Questo omicidio ha scatenato manifestazioni varie contro il regime, una sorta di vera e propria rivoluzione che sta coinvolgendo migliaia di ragazze e ragazzi.

A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Marisa Laurito

Ida: questa mattina vogliamo parlare di questa giornata insieme ad una grande donna, una vera e propria attivista che sta portando avanti una campagna dedicata alla rivoluzione femminile iraniana, Marisa Laurito, buongiorno!

Marisa: buongiorno, buongiorno a tutte e a tutti!

I: sei super impegnata in questo periodo, sempre molto attenta alle tematiche femminili ed è una cosa veramente bella

M: diciamo che sono sempre stata abbastanza attenta alle problematiche femminili e alla libertà delle donne iniziando dal ‘68. Abbiamo combattuto nelle piazze, insieme alle forze politiche per l’aborto, il divorzio e ciò che sta accadendo in Iran è uno scempio, non possiamo girare la testa dall’altra parte. Uno scempio fatto anche di bugie, soprattutto dopo la finta notizia secondo cui il governo iraniano stia arrestando coloro che hanno avvelenato le ragazze per impedirle di andare a scuola. È terrificante.

I: vedere queste ragazze che scendono in piazza e che lottano per i propri diritti, mettendo a rischio la propria vita…si può solo appoggiarle. Tu stessa hai detto di aver partecipato a numerosi movimenti con e per le donne, ieri abbiamo parlato di sorellanza e femminismo e come vengano visti con occhio critico. Cosa ne pensi? Si può parlare ancora di sorellanza e femminismo?

M: la sorellanza sicuramente. È un’amicizia tra donne, è complicità che io mi auguro diventi sempre più forte. Sorellanza e amicizia nella mia vita sono davvero al primo posto. Per quello che riguarda il femminismo, io sono stata femminista negli anni 70 e secondo me ultimamente il femminismo ha sbagliato qualcosa. Non ha sbagliato richiedendo la parità dei diritti ma ha allontanato gli uomini invece di inserirli. Le femministe non sono donne con il cuore duro, brutali. Il femminismo non è questo, non vuol dire abbandonare il femminile. Una cosa basilare che molte donne devono recuperare è l’accoglienza, siamo nate per accogliere, per partorire e ciò non può essere abbandonato. Io sono stata una femminista, lo sono ancora, ed ho mantenuto saldamente la mia femminilità

I: non posso che essere d’accordo con te. Mantenere la femminilità, detto soprattutto alle nuove generazioni, non significa avere atteggiamenti duri nei confronti degli uomini.

M: soprattutto non significa dover diventare come gli uomini. Il sesso, la sensualità sono un dono non un gioco. Si rischia di perdere le vere emozioni, i veri batticuori. Non si diventa femminista chiedendo schiettamente ad un uomo “Stasera voglio scopare con te”

I: ed è questo che dovrebbe far riflettere sulla crisi tra uomo-donna.

M: è una crisi che va stanata e bisogna sanarla avendo anche ruoli nella società importanti, uguali, ma mantenendo il maschile ed il femminile.

I: Marisa, prima di salutarti vogliamo ricordare che hai lanciato una petizione per le donne iraniane, ricordiamolo ai nostri radioascoltatori

M: basta andare su change.org, la petizione si chiama “Donna, vita, libertà” speriamo di andare anche oltre con le firme. Siamo arrivati già a oltre 160 mila. Non possiamo rimanere immobili.

I: ecco, facciamo sentire la nostra vicinanza nel concreto a queste donne. Ricordiamo poi, tu che sei direttrice del teatro Trianon, l’8 e il 9 marzo sarai impegnata con gli appuntamenti ispirati proprio al mondo delle donne, per discuterne e soprattutto per stare insieme, partecipando attivamente. Grazie mille per essere stata con noi!

M: Grazie mille a voi!

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