Giornata dell’infanzia, Alberto Pellai a KKI: “Il diritto dei bambini è stato completamente raso al suolo, divisi tra mondo reale e mondo digitale”

Il 20 novembre si celebra la Giornata dei diritti dell’infanzia. Sono trascorsi più di 30 anni  da quando le Onu firmarono la  Convenzione riconoscendo per la prima volta i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. L’Italia l’ha adottata il 27 maggio  1991.

“Vogliamo dedicare la Giornata mondiale dell’infanzia al Diritto al Gioco, sancito dall’articolo 31 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, approvata 36 anni fa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questo diritto non è garantito nel mondo: circa 1 bambino su 5 fra i 2 e i 4 anni non gioca con le persone che se ne prendono cura a casa, mentre circa 1 su 8 sotto i 5 anni non ha giochi o giocattoli a casa; circa 4 bambini su 10 fra i 2 e i 4 anni non ricevono sufficienti interazioni o stimoli a casa; 1 bambino su 10 non pratica attività con le persone che se ne prendono cura.
Per tanti bambini che vivono in contesti di emergenza e vulnerabilità il gioco rappresenta un modo per ritrovare un senso di normalità
” – ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia, Nicola Graziano.

A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con il Prof. Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva e autore del libro “Esci da quella stanza”

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