LE BASTARDE DI FRANCIA

Nella Francia di Louis XIII e del cardinale Richelieu, due giovani donne vivono gli stessi aneliti di ribellione, cercando di non piegarsi a chi le vorrebbe pedine in una partita giocata da altri.

«C’era un qualcosa di libero e selvaggio in quell’acqua torbida che la rendeva cento volte più desiderabile del mio bagno tiepido del sabato sera. Ma era un’illusione il suo incresparsi: non era acqua libera, come non ero libera io.»

Tenuta di Meaux, Francia, 1630. La giovane Madeleine Pidoux, nipote del cardinale Richelieu, primo ministro del Re, temeva quel momento più di ogni altro: a Parigi stanno decidendo del suo destino e la sua vita cambierà per sempre. Sono due moschettieri giunti di gran carriera dalla capitale con l’ordine di scortarla a casa a farle capire che l’attesa dell’inevitabile è finita. Un anno prima, Vittorio Amedeo I, erede del ducato di Savoia, si era invaghito di lei, arrivando a pretendere dal re Louis XIII che la fanciulla rientrasse tra le clausole del trattato di pace tra Francia e Savoia. E ora è tornato a chieder conto di quella richiesta. Madeleine è diversa dalla gran parte delle giovani del suo tempo: colta e anticonformista, considera deplorevole il ruolo di favorita, al quale i giochi politici la vorrebbero spingere.
Durante il rocambolesco viaggio di ritorno, conosce uno dei soldati della guardia reale, Hauteville, tenebroso e sfuggente, deciso a resistere ai suoi capricci, ma ora dopo ora la vicinanza forzata sembra unirli in un legame speciale. Forse anche per questo, Madeleine decide di giocare l’unica carta che ha per essere libera: lo scandalo. Conosce un segreto del cardinale e potrebbe rivelarlo per farlo cadere in disgrazia.
È a questo punto che la vicenda di Madeleine si intreccia a quella di un’altra giovane donna, Cécile de La Baume, imprigionata in un forte a scontare l’atto di disobbedienza della sua famiglia al re di Francia.
I destini di due donne coraggiose e indomabili si snodano in questo appassionante romanzo, costruito con la struttura del feuilleton ottocentesco, che ci riporta al tempo violento in cui comandavano le spade e solo le ribelli facevano sentire la propria voce.
Prima di essere ricondotte al silenzio.

Alessandra Giovanile ha studiato Architettura al Politecnico di Torino e ha lavorato per anni a contatto con il pubblico.
Nel 2011 apre un blog, ricettedicultura.com, che per i suoi contenuti trasversali tra cucina, storia e cultura la porta a collaborare con differenti realtà del territorio piemontese, e aziende italiane del settore alimentare.
Collabora con alcuni web magazine, scrivendo di cibo e cultura.

Virna Mejetta si laurea in Architettura al Politecnico di Milano; lavora in uno studio a Barcellona e collabora con le riviste di interior design Interni e Ville e Giardini. Approda poi nel mondo della moda e fonda un’agenzia di location.
Abbandona anche questa realtà, seguendo la sua vocazione di vivere viaggiando.
I racconti tragicomici sulle sue esperienze da espatriata viaggiano nel web: la scrittura infatti la aiuta a mantenere il filo delle amicizie sparse per il mondo.
Attualmente vive a Barcellona.

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