The sound of love

Entrate, prendete una sedia e accomodatevi. Sto finendo di cucinare: non sentite che profumo? Datemi il tempo di scolare la pasta e di saltarla come piace a noi, al ritmo del magico sound of love. Un po’ di pecorino grattugiato, qualche foglia di mentuccia, un giro d’olio a crudo, di quello bono, una bella cucchiaiata di sugo alle verdure… e buon appetito!

Allora, siamo qua per parlare della mia idea di cucina. Io sono cresciuto con le polpette di mia mamma, la peperonata della nonna e la pasta tirata a mano dalle zie: ho amato la cucina da sempre grazie a loro. Poi per vent’anni ho lavorato in grandi ristoranti girando mezzo mondo, e così ho combinato la mia esperienza con la lezione di mia mamma, arrivando a una cucina di semplici ma solidi pilastri.

1) Ingredienti di qualità: ciò che ha vissuto bene, pianta o animale che sia, sta bene e farà star bene anche noi che lo mangiamo. 2) Una buona cucina inizia da una buona spesa: andate al mercato, cercate, fate amicizia con il fruttivendolo o il macellaio, così vi trattano meglio. 3) La stagionalità: scoprirete ingredienti e ricette sempre nuovi e freschi. 4) Vicino è bello: in Italia abbiamo migliaia di prodotti diversi, non facciamoli estinguere come i panda. 5) Di meno, ma bono: comprate meno ingredienti, ma prendeteli buoni. 6) Sostenibilità: impariamo dai nostri nonni, mettiamo da parte quello che ci avanza per riutilizzarlo. 7) Tradizione: regione per regione, è un dono impagabile in termini di salute e felicità, che va passato alle nuove generazioni. 8) Tutto, ma nelle giuste quantità: ci vuole equilibrio per star bene e cucinare i prodotti con amore, ci vuole attenzione e tanto olio bono. 9) Sport: per montare le uova serve il braccio! 10) Il buonumore: se stiamo bene con noi stessi, vorremo bene ai nostri ingredienti e alle persone per cui li cuciniamo.

Ah, un ultimo consiglio prima che vi tuffiate tra le mie ricette: libertà! In cucina dovete sentirvi liberi sia di sperimentare sia di commettere errori. Non avete l’aglio fresco? Usate quello secco. Non avete la mentuccia? Annusate le erbe che avete, il piatto che state cucinando e abbinateli. Non avete i pomodori del Piennolo? Usate quelli che trovate, quelli tipici della vostra zona. Ora ho finito per davvero. Non avete anche voi un po’ di languorino? Che facciamo, ci mettiamo ai fornelli?

Max Mariola ha iniziato ad amare da bambino la cucina osservando tutte le persone vicine a lui, mamma Fiorella, papà Mario, zia Olga e nonna Linda. Dopo un lungo percorso di formazione professionale cominciato direttamente nelle cucine di vari ristoranti dove ha imparato il mestiere di cuoco, ha arricchito le sue conoscenze e capacità attraverso la frequentazione di corsi di cucina. Dopo anni di gavetta e duro lavoro arriva in TV su Gambero Rosso Channel e diventa uno degli chef conduttori più seguiti del canale. Nella sua carriera è stato Executive Chef e Supervisore del livello Qualitativo, in Italia e in Europa, di importanti catene alberghiere, chef consulente di varie aziende alimentari italiane e ristoranti. Da qualche anno ha deciso di trasmettere le conoscenze di chef attraverso i suoi canali social, dove è seguito da milioni di persone in tutto il mondo: con loro, dalla mitica cucina in terrazza, condivide le sue ricette, la vita con Camera Woman e, soprattutto, i responsi del suo assaggiatore ufficiale, il figlio Mario.

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