Cena di classe

22 febbraio 2018. All’avvocato Giacomo Meroni pare una mattina come tante, fredda e limpida. I rituali di sempre: la colazione con sua moglie Rossana e il bacio, prima che lei e la sua sedia a rotelle spariscano nel taxi che le porta a scuola. E in quel bacio ci sono due sapori: l’amaro per non aver ancora individuato il pirata della strada che ha investito Rossana l’11 settembre 2001, e il piccante di una donna che non ha perso la voglia di insegnare, di fare l’amore, di essere felice e di sciare.

Ma quella non è una mattina come tante, perché, dopo aver attraversato in bicicletta una Torino silenziosa e magica, Giacomo trova ad aspettarlo in studio una madamin compita e affranta; suo figlio, Riccardo Corbini, un grigio ingegnere sulla cinquantina, è appena stato arrestato con un’accusa pesantissima: lo stupro e l’uccisione di una compagna di liceo durante una cena di classe nel giugno del 1984. Le indagini per quel delitto si sono trascinate stancamente per un tempo infinito, poi, come spesso accade nei cold case, all’improvviso è apparsa una nuova prova, quella che, secondo il PM, inchioda il cliente di Giacomo.

Ma Corbini è un colpevole al quale garantire un giusto processo o un innocente che deve essere salvato dall’errore giudiziario? Giacomo sa che il compito dell’avvocato non è stabilire la verità; eppure, per lui, scoprirla fa la differenza. Per questo si impegna in un’indagine difensiva che finirà per coinvolgere tutti i compagni di classe della vittima e dell’imputato, riportando a galla odi, amori e rancori mai sopiti.

Alessandro Perissinotto (Torino, 1964), professore di Storytelling all’Università di Torino, ha esordito nel 1997 con una trilogia di gialli storici pubblicata da Sellerio. I suoi romanzi sono tradotti in otto lingue e tra i suoi titoli più noti troviamo: Semina il ventoLe colpe dei padri (secondo classificato al Premio Strega 2013), Quello che l’acqua nasconde, editi da Piemme, Il silenzio della collina (Premio Lattes Grinzane 2019) e La congregazione, pubblicati da Mondadori.

Piero d’Ettorre (Torino, 1965), avvocato penalista patrocinante in Cassazione, è socio di un importante studio torinese. In trent’anni di professione ha guardato dentro le profondità oscure della Giustizia e ha visto vicende di incredibile umanità. Adesso ha deciso di raccontarle, prestando la sua esperienza all’avvocato Meroni.

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