De Giovanni a KK Italia: “Questa la miglior stagione de “I Bastardi”. E Sara Morozzi presto anche in tv…”

Ormai possiamo definirlo “patrimonio” della cultura napoletana prima e italiana poi. Stiamo parlando di Maurizio de Giovanni, il popolare scrittore partenopeo che dalla penna è passato alle immagini con grande successo. I suoi romanzi dedicati a Mina Settembre, Il Commissario Ricciardi e ai Bastardi di Pizzofalcone, infatti, sono diventati serie tv seguite da milioni di telespettatori. Proprio per questo, sabato 18 settembre l’autore si è aggiudicato due Nastri d’Argento, gli oscar della tv.
In attesa di vedere su piccolo schermo anche Sara Morozzi, la poliziotta in pensione, riparte la terza stagione dei Bastardi.
A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Maurizio de Giovanni.


Ida: Buongiorno Professor de Giovanni
De Giovanni: Buongiorno Ida, che brutto prendere in giro le persone anziane a prima mattina (ride)


Ma perché? Tu hai ricevuto la laurea ad honorem in filologia moderna, dunque sei un prof. Ho visto tanta emozione durante la tua lectio magistralis
Devo ringraziare ancora una volta la Federico II, l’ateneo più antico d’Europa per questa concessione e questa apertura anche alla letteratura popolare. Non è una cosa da poco, sai. La cultura accademica spesso tende a diventare di nicchia, a chiudersi. La Federico II, invece, fa un’operazione di apertura all’ esterno e di considerazione riservata ai gusti popolari. Io sono uno scrittore fieramente popolare, scrivo libri che servono soltanto per passare qualche ora di divertimento per sognare. Non aspiro ad una scrittura tale da passare ai posteri, quindi, grazie ancora alla Federico II per aver, più ancora che a me, aperto al gusto popolare.


I tuoi libri non solo piacciono in maniera trasversale a tutti ma aprono sempre un dibattito. All’interno delle storie ci sono argomenti, temi, riflessioni. E poi sono ambientati a Napoli, una città sempre al centro dell’attenzione.
Considerazione giustissima. Napoli si offre a milioni di punti di vista. Raccontare Napoli significa incorrere in qualcosa di già detto ma anche qualcosa di nuovo. Napoli è diversa da ogni altro posto, ha un’entità particolare. Pur amandola, non è detto che non si debbano vedere le numerosissime e gravissime imperfezioni. Ricordo sempre che Napoli ha il 38% di dispersione scolastica, 4 ragazzi su 10 in età scolastica non vanno a scuola. Questo apre, chiaramente, alla criminalità, alla delinquenza, a crisi economiche, a lavoro nero, insomma a moltissime drammatiche situazioni che ci tengono nella situazione in cui siamo, bloccando peraltro anche la creatività, il genio, la straordinaria propensione all’originalità che è tipica del nostro popolo. Se noi dovessimo cercare di mettere finalmente riparo a queste cose, io credo che non ci sarebbero limiti ai margini di crescita della nostra città.

Intanto le tue serie tv si sono portati a casa due Nastri d’Argento. Gli Oscar del cinema sono diventati anche televisivi e per te è stato un grande successo
Sono state premiate Mina Settembre, Ricciardi, I bastardi. C’è una grande attenzione alla narrativa di questa città attraverso le serie tv che sono quello che in epoche passate sono stati i fotoromanzi. Sono un modo di raccontare la città, la gente nella loro vita quotidiana e quindi questo attrae molto. Ho belle speranze anche per il futuro perché attraverso le serie si può entrare in certi particolari che nel cinema con la sua brevità non consente. Tu hai davanti 6/7 ore di narrazione a puntate, puoi entrare nel merito di tante questioni che in un film di un’ora e mezza non puoi fare.

I premi parlano da soli sull’operazione riuscita delle tue serie. Intanto tornano i Bastardi di Pizzofalcone. C’eravamo preoccupati perché la seconda stagione si è chiusa con uno scoppio.
Io posso senz’altro a tutti i nostri ascoltatori che questa è la migliore delle stagioni, è la migliore per storia, per ritmo, per la recitazione perché gli attori stessi hanno cominciato a vestire i personaggi come un abito su misura. Io sono molto contento, ho visto in anteprima le puntate. Gli ascoltatori che si sono divertiti con le prime due serie non si pentiranno i guardare la terza.

Ci saranno sempre quelle case meravigliose?
Napoli è piena di case così. Non c’è una scena rifatta in studio, sono tutte case e panorami e strade vere di questa città. I bastardi sono girati interamente a Napoli e, quindi, le cose belle sono assolutamente vere.


Arriverà anche una serie dedicata al personaggio affascinante di Sara Morozzi?
Arriverà anche Sara, sarà la casa di produzione Palomar (Commissario Montalbano) a produrla. La preparazione prenderà tempo però almeno sappiamo per certo che si farà.


Quando uscirà il tuo prossimo libro?
Ad ottobre un altro capitolo de I Bastardi di Pizzofalcone, si chiamerà Angeli


Maurizio grazie di essere stato con noi e in bocca al lupo
Grazie a voi e a presto!

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