Festival di Sanremo, Marino Bartoletti:”sul palco grandi artisti e tanti giovani. Questa scelta mi apre il cuore”

Mancano pochi giorni alla partenza del Festival di Sanremo, la vetrina più attesa dell’anno non solo per la musica. La kermesse è, infatti, anche un appuntamento ormai di costume e gossip. A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Marino Bartoletti, giornalista e grande conoscitore della storia del Festival.

Alfonso: siamo alle porte della 72° edizione della kermesse sanremese, e tra i giornalisti più vicini al Festival c’è Mario Bartoletti. Buonasera

Bartoletti: buonasera a tutti e grazie per aver suonato questo disco di Laura Pausini romagnola come me

A: sarà un Festival tutto made in Italy, mancheranno i super ospiti internazionali, novità rispetto alle ultime edizioni ?

B: finalmente. Negli anni scorsi si voleva dare un respiro internazionale al Festival, però erano tutti nomi importanti e di grande riguardo, basti pensare a Louis Armstrong, a Shirley Bassey o a Steve Wonder. Credo che essendo il Festival della canzone italiana si voglia ” pescare nel nostro mare ” e credo che sia anche  giusto così, è anche un modo per risparmiare soldi che altrimenti sarebbero andati non dovevano andare per avere fondamentalmente ospiti un po’ scontrosetti e che venivano al Festival per degnazione. Bisogna dare spazio a talenti nostrani che possono poi decollare e fare cose importanti, un po’ come accaduto l’anno scorso ai Maneskin.

A: anche le presenze femminili che affiancheranno Amadeus sono tutte italiane, si parte con Ornella Muti e si finisce con Sabrina Ferilli che ritorna all’Ariston ?

B: con sincerità non le ritengo tutte indispensabili queste signore invitate da Amadeus, ma mi fido dell’uomo così come mi fido del ct della nazionale Mancini, quindi Amadeus avrà avuto le sue buone ragioni. E’ bello vedere ospiti d’onore italiani, anche se ci sono dei potenziali ospiti d’onore che saranno in gara, come Morandi, Ranieri o Achille Lauro che si rimettono in gioco e questo sarebbe bello lo facessero anche altri.

A: Iva Zanicchi ha definito questo Festival ” eterogeneo e variegato ” proprio per la presenza di voci storiche e di molti giovani. Sei d’accordo ?

B: è una bellissima cosa, Amadeus ha lavorato molto  bene, ancor meglio degli altri anni, creando una tavolozza variopinta e facendo un cast di straordinaria complementarietà in cui ognuno di noi può riconoscersi. Il mio cuore mi porta ad essere vicino ai miei amici,  Morandi, Ranieri e Zanicchi però sapere che in gara ci sono giovani come Sangiovanni, Blanco mi apre il cuore e mi fa pensare che veramente mai come in questo caso il Festival è qualcosa di utile per mettere in vetrina talenti nostrani che sono conosciuti dai giovanissimi ma che è giusto che vengano conosciuti da tutti e torno a fare l’esempio dei Maneskin, che grazie a Sanremo hanno avuto una dimensione mondiale.

A: c’è ancora un punto interrogativo su questo Festival, ovvero la presenza di Fiorello. Hai novità?

B: no, non so nulla di certo. Penso che alla fine sarà presente, certo non con quell’ipertrofia gradita degli ultimi due anni. Sia un incrocio furibondo che riguarda gli sponsor, le opportunità e anche qualche pudore di Fiorello di tirare il freno o paura di confrontarsi con una situazione ambientale non facilissima. Chiaro che tutti facciamo il tifo perché Fiorello ci sia, magari prendendo un pò di respiro tra una serata e l’altra.

A: a differenza dello scorso anno torna il pubblico all’Ariston con una capienza del 100% e con annesse polemiche.

B: bello che si sia la piena capienza, c’è stata qualche polemica in alcuni casi anche gratuita su questo, non deve prevalere l’invidia. Questa è una vetrina e chissà che non sia da traino, un esempio per il mondo dello spettacolo che possa allinearsi a Sanremo.

A: Sanremo si lega inevitabilmente a ricordi, specialmente in una data come questa: 27/01/1967

B: dolcezza e rabbia mi accompagnano da quella notte in cui se ne andò Luigi Tenco. Non mi va di fare approfondimenti su quella notte, perché io non c’ero e non c’erano buona parte delle persone che hanno espresso opinioni su questo addio terribile. Non so cosa è accaduto quella notte, so che se n’è andato un grande poeta. Ho pubblicato un post a riguardo citando Fabrizio de André che, convinto che Tenco si fosse ucciso, gli ha dedicato una canzone ” Preghiera in Gennaio ” dicendo ” Dio aprirà le braccia per accogliere chiunque anche chi se n’è andato volontariamente”

A: tra le tue passioni c’è anche il calcio e nel tuo ultimo libro ” Il ritorno degli dei ” in copertina ci sono Paolo Rossi e Diego Armando Maradona

B: non solo loro, in questo libro ci sono anche Mia Martini e Franco Califano, alla musica strizzo sempre l’occhio. Rossi e Maradona  due grandi amici, prima che campioni, ed è a loro che è dedicato il libro. Nel libro racconto che a questi due campioni viene concesso di tornare per mezza giornata sulla terra e Diego sceglie di tornare a Napoli, città in cui la gente gli vuole ancora bene tanto da dedicargli uno stadio. Diego torna e resta commosso.

A: per chiudere con un sorriso, nel terzo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica, qualcuno ti ha votato. Cosa hai provato ?

B: non lo metto nel Curriculum sinceramente, ho cose più importanti a cui pensare, ma mi ha fatto ridere, sorridere e scaricare la batteria del cellulare.

A: un abbraccio e buon Sanremo

B: un abbraccio a voi

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