Fondo corsa

Brescia 1954, arrivo della ventunesima Mille Miglia. In lontananza c’è un’auto rossa, inconfondibile, in testa. È la Lancia D24 di Alberto Ascari, il pilota più celebre e amato, campione del mondo per due volte consecutive di Formula 1. Ascari torna ad affrontare la “Grande Corsa” dopo aver lasciato la Scuderia Ferrari, per lui una vera e propria seconda famiglia. Una gara incredibile questa Mille Miglia, che però Alberto non ama, segnata sin dalla vigilia da un numero sbalorditivo di contrattempi. Si trova al comando quando un banale guasto lo lascia senza acceleratore poco prima di Firenze. Ma non si arrende. Con la complicità di un giovane meccanico riprende la strada. E quando alla fine trionfa, la sua sarà una vittoria inattesa, dedicata all’appena scomparso Tazio Nuvolari, e leggendaria perché fisserà il record di velocità nell’ultimo tratto. La voce inconfondibile di Giorgio Terruzzi ci restituisce tutte le emozioni e l’adrenalina di quest’avventura romantica e memorabile come il suo protagonista, un pilota che ha fatto la storia dell’automobilismo sportivo. Il preludio ad un finale di partita tragico e misterioso segnato da un destino curiosamente simile a quello del padre, Antonio. Una storia di coraggio e superstizione, esaltata dall’inedita prefazione di Diego Abatantuono.

Giorgio Terruzzi (Milano, 1958), giornalista, scrive per il “Corriere della Sera”, il TG5, “Scarp de’ tenis”, “Autosprint”. È autore di podcast per Redbull, uno dei quali dedicato alla figura di Alberto Ascari, e per Il Trequartista. Insegna al Master IULM (comunicazione e sport management), al Master IPM e all’Università Cattolica di Milano. Tra i suoi libri: Una curva cieca, Suite 200 (Premio Bancarella Sport 1992 e 2015). Con Rizzoli ha pubblicato Grazie Valentino (2015), Semplice (2017), Quando ridi (2018) e Atlante sentimentale (2021).

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