Il reato di pensare

Tra aneddoti, riflessioni e toccanti esperienze personali, Crepet ci sfida a riscoprire il coraggio dell’immaginazione e la forza dell’autenticità, consegnandoci un vero e proprio manifesto per chi rifiuta l’omologazione e vuole riscoprire la potenza, oggi rivoluzionaria, del pensiero libero.

Viviamo nell’epoca che più di ogni altra celebra la libertà e la proclama un diritto assoluto. Eppure qualcosa non torna. Una nebbia sottile, silenziosa, si è insinuata nelle nostre vite: non vieta, non ordina, non punisce. Seduce. E mentre promette tranquillità e benessere ci spinge verso l’omologazione, spegnendo il pensiero critico, inibendo la creatività e il coraggio di essere diversi. In questo nuovo saggio, Paolo Crepet mette a fuoco una delle derive più insidiose del nostro tempo: la censura che non arriva dall’alto, ma si infiltra nel quotidiano, nei gesti, nei linguaggi, nelle scelte che non facciamo più. È un conformismo gentile, pervasivo, invisibile, che ci invita a restare nella comfort zone: il luogo dove non si sbaglia, ma nemmeno si cresce. Con la sua scrittura brillante e provocatoria, Crepet ci accompagna in un viaggio controcorrente, alla riscoperta di ciò che rende davvero libera un’esistenza: il dubbio, l’immaginazione, il conflitto. Perché la libertà, ci ricorda, non è uno slogan, ma un esercizio faticoso e quotidiano, che richiede coraggio, lucidità, disobbedienza. Un monito particolare è riservato ai più giovani e agli educatori: basta con la ricerca ossessiva della perfezione e della felicità a ogni costo. Bisogna restituire dignità all’errore, al fallimento, alla sconfitta, passaggi imprescindibili per una crescita sana ed equilibrata, perché «le tempeste riescono a essere perfino salvifiche e rischiarano l’orizzonte».

Paolo Crepet è uno psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista di fama internazionale, noto per il suo approccio lucido e innovativo ai temi del disagio sociale, dell’educazione e della salute mentale. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova nel 1976, ha conseguito una seconda laurea in Sociologia all’Università di Urbino nel 1980 e, nel 1985, la specializzazione in Psichiatria, proseguendo la sua formazione e attività professionale all’estero, in Danimarca, Regno Unito, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca e India. Ha inoltre insegnato in università prestigiose come Harvard, Toronto e Rio de Janeiro. 

Conosciuto da un vasto pubblico grazie anche alle tante partecipazioni a trasmissioni televisive in cui viene invitato per le competenze e i pareri professionali, è autore di un grande numero di saggi, tra i quali ricordiamo: Le dimensioni del vuoto. Giovani e suicidio (Feltrinelli, 1993); Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile (Feltrinelli, 1995); I figli non crescono più (Einaudi, 2005); Elogio dell’amicizia (Einaudi, 2012); Il coraggio. Vivere, amare, educare (Mondadori, 2017); Passione (Mondadori, 2018); Oltre la tempesta. Come torneremo a stare insieme (Mondadori, 2021); Lezioni di sogni. Un metodo educativo ritrovato (Mondadori, 2022); Prendetevi la luna. Un dialogo tra generazioni (Mondadori, 2023); Mordere il cielo (Mondadori, 2024); Cosa porti con te. Racconto di una vita (Solferino, 2024).

È inoltre autore di opere di narrativa come I giorni dell’ira. Storie di matricidi, scritto insieme a Giancarlo De Cataldo (Feltrinelli, 1998 e 2024); Non mi chiedere di più (Barney, 2014) e Il caso della donna che smise di mangiare (Einaudi, 2015).

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