NON DI SOLO AMORE

Aprite a caso la Divina Commedia e leggete pochi versi. Cercate di capirli con l’aiuto delle note, e rileggeteli finché non siete in grado di recitarli con buona intonazione.
Domani mi racconterete cosa avete letto e cosa fantasticato.
Parleremo di due cose, quest’anno, con particolare intensità, come Dante e Guido Cavalcanti a Firenze nelle notti stellate.
Parleremo quasi solo d’amore. D’amore, e di felicità.
Il professor Deaglio, insegnante di lettere in un liceo di provincia, ha da sempre una grande passione per Dante. Non si tratta solo del timore reverenziale di un prof nei confronti del Vate, né di una fascinazione acquisita col lavoro. Dante gli ha salvato la vita, durante l’adolescenza, gli ha fatto comprendere di non essere l’unico a pietrificarsi di fronte alla donna amata, né di essere poco normale perché considerava la letteratura un rifugio. E, da quel momento, la sua esistenza è stata scandita da letture e riletture per cercare spunti sempre nuovi sul suo modo di concepire il mondo.
Ora, quarantenne, autore di un romanzo di successo, ha deciso di provare a condividere ciò che Dante gli ha insegnato, e non si tratta solo delle sublimi parole con cui lo ha strabiliato, ma di veri e propri consigli per raggiungere la felicità, consigli modernissimi ed efficaci. Anche perché è Dante stesso, nella dedica della sua opera più celebre, la Commedia, che Boccaccio eternò come Divina, a dire di voler far dimenticare ai lettori la “miseria della loro condizione” e far raggiungere la beatitudine in hac vita, in questa vita, e non solo in quella eterna di cui narra nelle tre cantiche.
L’amore, le parole, il dolore, la perdita, la spiritualità, tanti sono i temi affrontati da Dante con profondità ed efficacia rarissime. Così come il cielo stellato che possiamo rimirare fuori dalle nostre finestre oggi ci incanta e ci fa esprimere desideri pur essendosi spento centinaia di anni fa, così queste parole vecchie di 700 anni si rivolgono proprio a noi che oggi andiamo cercando una scintilla di felicità.

Francesco Fioretti è nato a Lanciano, in Abruzzo, nel 1960, da madre siciliana e padre pugliese d’origine toscana. Dopo gli studi universitari a Firenze, ha conseguito il dottorato di ricerca a Eichstätt, in Germania. Ha insegnato in Lombardia e nelle Marche. Dantista e scrittore, ha esordito nella narrativa con Il libro segreto di Dante, che ha scalato le classifiche italiane con oltre 200.000 copie vendute, seguito poi da Il quadro segreto di Caravaggio, La profezia perduta di Dante e La selva oscura. Il grande romanzo dell’Inferno, una “riscrittura” in prosa moderna dell’Inferno di Dante.
La biblioteca segreta di Leonardo, in occasione dei cinquecento anni dalla morte del genio, verrà pubblicato in diversi Paesi europei.

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