Oggi è l’International Kissing Day, Gaia Vicenzi: “Fantastichiamo su quel bacio che verrà”

 

Oggi si celebra l’International Kissing day, ovvero la giornata internazionale del bacio. Certo, in tempi di pandemia, è abbastanza starno parlare dio un gesto così bello, romantico, pieno di significati ma attualmente “proibito”. Questa ricorrenza ha diverse date, dal 6 luglio al 22 giugno, dal 13 febbraio al 13 aprile. Ogni Paese sceglie in base anche alla propria cultura. Un fatto è certo: baciare fa bene, muove 35 muscoli facciali, 112 posturali e libera cortisolo e ossitocina. A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con la psicologa Gaia Vicenzi.

Ida: buongiorno e ben ritrovata!

Vicenzi: buon giorno Ida e ben ritrovati a tutti

I: parlare del bacio in tempi di pandemia è una vera sofferenza

V: verissimo, perché il bacio è proprio l’elemento del contatto. La pandemia è la malattia dell’anti contatto quindi stiamo festeggiando proprio una cosa che in questo momento appare vietata e, quando una cosa è vietata, sappiamo che è ancora più agognata. L’idea, quindi, è proprio quella di parlare di qualcosa che è bello fare perché è difficile in questo momento fare

I: purtroppo sì. Quali sono i benefici del bacio?

V: ci arrivano sicuramente delle componenti biologiche che ci fanno stare bene per cui la serotonina che è l’ormone del benessere si sprigiona con il bacio e noi abbiamo una sensazione proprio di piacere che è il contatto. E’ quella sensazione che prova anche il bambino piccolo quando è in contatto con la mamma. Quindi è proprio una dimensione di benessere psicofisico. E questa è la componente neuro cognitiva ma poi il bacio ha tutta una rappresentazione nella nostra immagine che ci porta a fare molti pensieri positivi sia nel bacio dato, quando lo si vive, sia nel bacio agognato quando lo si desidera, sia nel bacio ricordato, quando lo si è vissuto. Racconta, quindi, di esperienze che tendenzialmente sono tutte belle così come l’idea del bacio che verrà dato dà piacere. C’è quella famosa poesia di Neruda che dice ” ti manderò un bacio con il vento so che lo sentirai” racchiude proprio la dimensione del contatto anche desiderato qua do non è possibile farlo. E quindi il bacio è bellezza

I: che immensa nostalgia. Mentre ascoltavo i versi di Neruda mi venivano in mente quelli “dell’attesa che è essa stessa il piacere”, quindi aspettare e sospirare per un bacio che verrà è qualcosa che già ci fa stare bene. In quest’anno di pandemia, dunque di isolamento, la mancanza del bacio cosa sta creando?

V: la mancanza del bacio e del contatto fisico stanno creando da un lato diffidenza perché anche le persone con le quali potremmo essere più in contatto, per esempio i nostri familiari, potrebbero essere tendenzialmente dei portatori della malattia. In questo caso, il bacio e il contatto fisico che rappresentano qualcosa di assolutamente positivo, qui invece iniziano ad avere anche una qualificazione parzialmente negativa perché lì dentro si può annidare il virus. Diventa così una sorta di cavallo di Troia che si è sempre vissuto come un regalo e poi magari potrebbe avere dentro un nemico e vivere in questa situazione porta sicuramente uno stato di ansia, di allerta e di diffidenza.

I: torneremo a baciarci?

V: sì, per forza. Credo che si tornerà alla normalità e credo che sia proprio un bisogno per tutti noi quindi alla fine, in una maniera o nell’altra, i nostri bisogni li dobbiamo soddisfare. Troveremo il modo per farlo. Credo sempre nl potere adattivo della mente. Così come siamo stati in grado di adattarci a questa situazione ritroveremo i nostri codici, quelli in cui siamo nati e cresciuti quindi è anche più facile ritrovarli nella nostra memoria.

I: cosa vogliamo dire agli ascoltatori per celebrare
questa giornata mondiale del bacio

V: che, intanto, non è detto che tutti non si possano baciare. Se possiamo baciare, baciamo chiunque amiamo. E’ un gesto transgenerazionale, è legato alla sfera sessuale ma è anche un aspetto legato all’intimità tra genitori e figlio, quindi abbracciamoci e baciamoci perché questo produce quella serotonina che ci fa sentire bene, ci fa sentire amati, ci dà la sensazione di amare. E se non possiamo farlo, fantastichiamo quel bacio che verrà perché, speriamo, un giorno o l’altro ritornerà.

I: ci dobbiamo credere. Grazie di aver viaggiato con noi. Tanti baci virtuali

V: baci a voi

 

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