Da qualche anno è assente dal palco dell’Ariston ma la competenza, il garbo e la simpatia lo rendono un personaggio insostituibile. Stiamo parlando del Maestro Beppe Vessicchio, che al Festival di Sanremo 2023 ha fatto un’apparizione dirigendo l’orchestra con Enrico Melozzi.
Beppe Vessicchio ha commentato la kermesse a Radio Kiss Kiss Italia.
Alfonso: è’ un piacere ospitare un simbolo del Festival di Sanremo nonché il direttore d’orchestra più amato dagli italiani. Signore e signori dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio. Buonasera e benvenuto
Vessicchio: buonasera Alfonso.
A: quest’anno in realtà al Festival non c’era, ma in realtà una sorpresa ce l’ha fatta, dirigendo a 4 mani l’esibizione di Grignani ed Arisa, durante la serata dei duetti.
V: in realtà a questo Festival non ci sono stato, ho fatto una partecipazione simbolica, perché in realtà due direttori d’orchestra non hanno proprio senso, a volte neanche uno solo ce l’ha, rispetto a quello che c’è da fare. Ringrazio Grignani e il collega Melozzi che mi hanno chiesto di partecipare, per evocare un momento ovvero la svolta del cantautorato degli anni Novanta. Destinazione Paradiso è stata una svolta in questo senso. Il calore con il quale il pubblico ha cantato la canzone, anche i giovani, le nuove leve, conoscono e hanno cantato il pezzo.
A: per la prima volta ha diretto anche il pubblico. Credo sia un unicum
V: in realtà ho visto fare la stessa cosa a Carlos Keliber, un grandissimo direttore d’orchestra, fare la stessa cosa durante la marcia di Radetzky e questa cosa mi era rimasta impressa. Ho dato solo un’occhiata alla partitura, a dirigere c’era il mastro Enrico Melozzi che mi ha porto la bacchetta come gesto simbolico in un Festival che oscurato dalla guerra, il segnale della musica sia il più pacifico che si possa mandare. Al di là del contenuto verbale, la musica unisce le persone.
A: Mengoni, ha unito tutti, mettendo d’accordo tutto e tutti. E’ secondo lei, la canzone più bella di questo Sanremo ?
V: penso sia il simbolo di questo Sanremo, perché Mengoni è stato apprezzato anche da chi lo inseguiva. Non c’è una dichiarazione polemica, è una persona deliziosa ed è indiscutibilmente un cantante numero uno, tra i numeri uno. Trovo che sia meritatamente al vertice delle classifiche, ha cantato con classe e qualità durante la serata delle cover e poi il suo brano mette d’accordo un po’ tutti perché cavalca quest’onda verista, i ragazzi parlano delle loro problematiche in prima persona, sono storie di disagio e Mengoni parlando di questa dicotomia, delle sue due vite che è costretto costantemente ad accostare e confrontare si è inserito perfettamente in maniera naturale anche in questo contesto a differenza di altri artisti che seppur bravi sono radicati invece nella generazione precedente. Paradossalmente i giovanissimi si sentono più vicini a Marco Mengoni, di quanto Mengoni si senta vicino a loro. Si nasce cantanti, si può diventare cantanti, ma Mengoni ha un dono. E’ da ammirare, e tutti lo ammirano.
A: al di là di Mengoni, quale cantante sanremese l’ha stupita ?
V: Rosa Chemical, mi ha stupito tanto. Quando l’ho conosciuto, l’impatto con la sua immagine e del modo in cui si presenta, mi ha incuriosito. Mi sono bastate poche parole per scoprire una persona dotata di un rispettoso candore. Nonostante gli argomenti che tratta nelle sue canzoni, il linguaggio ed i segni che usa, trovo che lui abbia un grande rispetto per la vita. Questa cosa mi riempie di gioia, perché qualche volta personaggi come lui vengono dipinti come il male, o la cosa di cui temere, ma invece secondo me siamo noi che dobbiamo accorciare le distanze.
A: il 14 Febbraio si celebra l’amore. Quale canzone le viene in mente se le dico S. Valentino ?
V: una canzone che ho amato tantissimo, e che ha amato tantissimo anche mia moglie è ” You got a friend ” di James Taylor insieme a Carlo King. Racconta del sentimento che va oltre la coppia, per la serie qualunque cosa possa accaderci, anche se ci separiamo e siamo lontani fisicamente, sappi che tu hai un amico in qualunque momento e negli anni sentirai bussare alla porta.
A: noi la amiamo e lei lo sa, percepisce tutto l’affetto che nutriamo verso di lei. Grazie
V: grazie di cuore.