Riaprono i luoghi d’arte nelle regioni a zona gialla. E da ieri i turisti sono tornati al Parco archeologico di Pompei. Una vera emozione per uno dei siti più belli e gettonati dai turisti. A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con il neo direttore Gabriel Zuchtriegel.
Ida: buongiorno Direttore
Zuchtriegel: buongiorno!
I: come sta, come è stato il primo giorno di scuola per lei?
Z: devo dire, un’esperienza bellissima anche perché sono andato circa due settimane fa. Abbiamo fatto molti sopralluoghi con i funzionari nei vari cantieri in coso. Pompei, chiaramente, non si è mai fermata. Siamo andati avanti con i lavori, con la manutenzione però vedere finalmente il sito invaso da famiglie, turisti, gruppi, coppie è stato davvero emozionante. Quindi, un messaggio di speranza per un ritorno alla normalità
I: da dove arrivavano i turisti che ieri erano a Pompei?
Z: devo dire che ci ha un po’ sorpreso perché noi ci aspettavano persone soprattutto dalla Campania ed effettivamente ce n’erano molti che hanno colto l’occasione per farsi una passeggiata negli scavi, vedere le case aperte, le mostre in corso. C’erano, però, anche molti stranieri francesi, inglesi, tedeschi, spagnoli. C’erano quindi, anche dei gruppi che venivano da fuori e anche questo è un messaggio incoraggiante e un segnale positivo perché tutto il settore del turismo, le guide, gli albergatori insomma tutti attendono questa ripresa. E’ stato molto duro per il nostro settore. Speriamo che presto torniamo a regime
I: ieri è stato anche il suo primo vero giorno da Direttore di un posto così bello. Cosa ha provato?
Z: è stato emozionante, nel senso che ho fatto un giro negli scavi. C’era il sole ed è stato come un respiro, un raggio di luce e di speranza. Anche per i visitatori c’era un’atmosfera bella, tranquilla, serena e credo che lo abbiano condiviso anche loro
I: forse la magia è stata proprio il numero delle persone. In attesa delle migliaia di turisti pre pandemia, quelli di ieri si sono goduti una visita in tutta tranquillità
Z: pochi ma non pochissimi visto che era il primo giorno ed erano quasi 400 persone negli scavi. Anche questo non è tanto simbolico, è stata una ripartenza con numeri un po’ superiori rispetto a quello che ci aspettavamo, quindi anche questo positivo.
I: direttore, intanto, cosa si può ammirare? E’ aperto tutto?
Z: abbiamo un percorso completo tra case, spazi pubblici, l’Antiquarium recentemente inaugurato, ci sono le necropoli. Ovviamente apriamo in questo momento solo le case che hanno due ingressi per evitare assembramenti e incrocio dei flussi ma sono tante, si può vedere sul sito quali sono le case aperte che danno una panoramica molto ampia di quella che era l’edilizia e la pittura di Pompei. Un percorso, quindi, non di serie B ma è comunque un’esperienza completa, culturalmente appagante.
I: intanto lei ha anche pensato di mettere in contatto gli scavi con ciò che è intorno a Pompei. Di cosa si tratta?
Z: nell’ambito del grande progetto Pompei avviato alcuni anni fa, c’era anche la cosiddetta Buffer zone. E’ un termine bruttissimo ma è dell’Unesco perché buffer sembra che abbiamo bisogno di staccarci, invece, l’intenzione è il contrario ovvero quella di integrare sempre di più. L’intento è quello di creare una rete con i siti intorno a Pompei ovvero con Oplonti, Boscoreale, Stabia. Un’integrazione, quindi. Noi puntiamo molto sulle scuole, abbiamo fatto un accordo insieme al Parco di Ercolano, l’ufficio regionale scolastico per fare dei progetti con bambini e ragazzi dell’area intorno a Pompei, mostre, spettacoli di teatro, musica che poi diventeranno parte integrante del nostro programma culturale. Quindi dentro gli scavi di Ercolano e di Pompei vogliamo presentare queste iniziative per far sentire tutti parte di un progetto e di coinvolgere ragazzi e famiglie. Il nostro impegno è quello di coinvolgere sempre di più questo successo con il territorio
I: direttore non ci resta che farle un grandissimo in bocca al lupo
Z: grazie a voi e vi aspettiamo!