Arriva a Sanremo dopo vari successi e collaborazioni con il pezzo Insuperabile. Stiamo parlando di Mirko Manuele Martorana ovvero Rkomi. Ospite a Radio Kiss Kiss Italia, il rapper racconta la sua esperienza sul Palco dell’Ariston
Pino: sono veramente molto contento di avere a Made in Italy Rkomi Buongiorno come stai? Si dorme poco in questi giorni immagino?
Rkomi: tutto bene grazie, io dormo poco nella vita ma in questi giorni a Sanremo sto dormendo tanto, incredibile.
Pino: Cerchiamo di conoscere meglio (Mirko) Rkomi, tu prima di arrivare ad essere un fenomeno della musica italiana hai fatto tanti lavori per mantenerti mentre coltivavi il sogno che poi è arrivato.
Rkomi: si vengo da una famiglia napoletana che ha sempre lavorato nel mondo della ristorazione, a 18 anni faccio l’errore di lasciare la scuola e vado a lavorare. Questo mi riempie di consapevolezza anzitempo ma è in questi 5 anni che arriva la scossa per il futuro.
Pino: Comunque continui a lavorare su te stesso, a studiare, non a caso il pezzo “Insuperabile” ,che hai portato all’Ariston, possiamo definirlo un’evoluzione di quello che è stato il passato artistico di Rkomi
Rkomi: si perché è un ibrido che può essere catalogato come rock contaminato di elettronica e anche un po’ hip hop – rap. Tutto quello che mi ha accompagnato fino ad ora ma ho cercato di inserire le prime contaminazioni delle lezioni di pianoforte che sto prendendo.
Pino: Per la serata cover hai scelto di misurarti con un Medley di Vasco Rossi.
Rkomi: pericolosissimo ma sono pronto, anzi questo mi dà più forza anche se non sono sicuro di rendere giustizia a quello che è Vasco, anche se si avvicina molto a ciò che sono io e i pezzi che ho scelto li sento molto dentro.
Pino: ritornando al pezzo in gara “Insuperabile” anche tu parli d’amore in maniera particolare.
Rkomi: si parla dell’inizio di una relazione o frequentazione dove è lei ad essere travolgente la cosa a tal punto da rendere pericolosa la gestione di questo rapporto tra due anime bellissime oltre l’estetica. Credo che sia capitato a tutti, all’inizio di una storia, di dire: ma che sta succedendo?!
