Per lui questo è il Sanremo numero 9. Trenta anni fa l’esordio all’Ariston con il gruppo dei Timoria ma la sua prima volta da solista, nella sezione giovani, arriva nel 2001 con la canzone RACCONTAMI che riceve il Premio della critica e da qui parte la sua carriera piena di grandi successi compresa la vittoria del Sanremo 2005 con la canzone ANGELO.
In questa intervista conosciamo meglio l’uomo e l’artista Francesco Renga.
Pino: buongiorno Francesco come va nella “caserma” di Sanremo?
Francesco: Qui siamo tutti barricati, tamponati, protocollati, truccati, pettinati….
P: ti saresti mai immaginato un Sanremo così?
F: no mai! Pensa che io ne ho fatti nove, il primo 30 anni fa ma mai avrei immaginato ciò. Sono felicissimo però di essere ritornato sul palco a lavorare circondato da tanti altri addetti ai lavori che possono ritornare a fare il loro mestiere nonostante il clima non roseo. Tutto sommato è un segnale di ripartenza importante per il Paese, un anno fa eravamo sui balconi a cantare adesso siamo a Sanremo.
P: ci sono state due prime volte per te a Sanremo: la prima 30 anni fa con i Timoria e la seconda 20 anni fa da solista senza dimenticare la tua vittoria nel 2005. Sono cambiate molte cose in questi anni ma la musica italiana raggiunge ancora i cuori di tantissime persone.
F: è cambiato tutto, basti pensare al mio primo festival a 22 anni gareggiavo nelle nuove proposte, quest’anno a 52 anni tra i big insieme a me ci sono ragazzi che hanno l’età che avevo io nel mio primo festival e secondo me questa cosa è bellissima.
P: ci è piaciuta molto la scelta della canzone di Ornella Vanoni, ma lasciami dire la tenerezza di Casadilego che ha una presenza scenica molto forte.
F: sì è fantastica, l’ho voluta tantissimo ha un talento brillante, ma voglio per quanto riguarda la canzone di Ornella Vanoni, sottolineare la presenza di uno degli autori secondo me sottovalutato ovvero Mino Reitano. Ho voluto dare un taglio fresco a questa canzone e quale migliore compagna potevo scegliere se non Casadilego che a 17 anni ha un talento puro e può solo che trovare porte aperte, mi sono sentito un po papà visto che ha la stessa età di mia figlia.
P: “Una ragione di più” la canzone che hai cantato ieri, Gino Paoli la inserì nel 2008 nel suo album “Insieme” come il tuo tour che speriamo parta a maggio.
F: lo spero guarda, perché è stato veramente voluto per dare un orizzonte sicuro ai lavoratori dello spettacolo che non lavorano ormai da un anno, sperando di riprendere al più presto la normalità
P: anche la scelta di portare a Sanremo “Quando trovo te” non è casuale?
F: è legato a questo periodo e ti spiego perché. Quando c’è stato il primo lockdown a Brescia eravamo impauriti, io avevo appena traslocato e tra gli scatoloni ho iniziato a rivedere dei miei ricordi di adolescenza, d’infanzia e questi scatoloni per me sono stati l’origine di questa canzone, racconta quando un ricordo voluto dimenticare, riaffiora dalla tua anima e ti da un senso di vita più felice, trovi te insomma.