Alessandro Manzoni, 150 anni dalla morte. Viola Ardone a KKI:” Una figura rivoluzionaria, contestava il potere e sfidava la censura”

“Nell’idea manzoniana di libertà, giustizia, eguaglianza e solidarietà si può scorgere una anticipazione della visione di fondo della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. ..Una carta fondamentale nata dopo gli orrori della Seconda Guerra mondiale, che individua la persona umana in sé, senza alcuna differenza, come soggetto portatore di diritti, sbarrando così la strada a nefaste concezioni di supremazia basate sulla razza, sull’appartenenza, e, in definitiva, sulla sopraffazione, sulla persecuzione, sulla prevalenza del più forte. Concetti e assunti che – come ben sappiamo – sono espressamente posti alla base della nostra Costituzione repubblicana”.

Ha  ricordato così  Alessandro Manzoni il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha partecipato alla commemorazione per i 150 anni dalla morte dello scrittore milanese.

Il 22 maggio moriva l’autore dei Promessi sposi, uno dei romanzi simbolo del Romanticismo. Ma che cosa ci ha lasciato Alessandro Manzoni? Le sue idee sono ancora attuali? E come farlo apprezzare ai ragazzi nell’epoca dei social.

A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Viola Ardone, scrittrice e docente di italiano e latino.

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