Nei nostri studi è passato a trovarci Alfa (al secolo Andrea De Filippi), giovanissimo talento del panorama musicale italiano che, con la sua freschezza e autenticità, ha saputo conquistare – nell’ultimo anno – anche il grande pubblico.
“Non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato” è il titolo del suo nuovo album, ispirato dall’amore che lo circonda: quello dei genitori su tutto, ma anche da ciò che vede per strada o dal mare e dai paesaggi che gli ricordano Genova (la sua città natale ndr).
L’amore che “scardina la normalità e modifica le giornate”. è il fulcro del suo nuovo progetto musicale, che a breve si trasformerà anche in un tour che toccherà tutta l’Italia.
Ai microfoni di “Italia si Italia no” ha parlato anche della sua esperienza sul palco dell’Ariston e della sua scelta di esibirsi senza “fronzoli”.
“Ho fatto la scelta di andare no brand, perché quando canto sono a mio agio con la mia maglia e col cuore giallo […] volevo che le persone si concentrassero sulla canzone”.
E poi l’enorme emozione che ha condiviso, seppur solo per una serata (quella delle cover ndr), con il grande Roberto Vecchioni.
“Lui è veramente, al di là dell’artista, un uomo gigantesco a livello di profondità […] gli sarò grato a vita”.
Ritornando al suo progetto discografico, non solo amore e il racconto della sua generazione, ma anche una canzone dedicata alla violenza sulle donne: “Frida”. Un brano che è nato dopo la triste vicenda di Giulia Cecchettin, un caso che l’ha colpito particolarmente “per via dell’età, delle persone coinvolte… potevano essere miei vicini di casa o compagni di scuola […] la frase «non tutti gli uomini» da sola non basta […] bisogna impegnarsi per far sì che la cultura si sposti, bisogna capire perché è sbagliato dire quella frase”. Questo e molto altro nella nostra intervista, non perdertela!