Mascherine sui mezzi pubblici, ma non in aereo, fino alla fine di settembre. Lo ha deciso il governo cancellando il 15 giugno come giorno di liberazione dal dispositivo di protezione. A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute
Ida: Dott. Sileri buongiorno
Sileri: buongiorno a voi e grazie per l’invito
I: cosa accade da oggi con queste mascherine?
S: da oggi ci sarà l’ulteriore abbandono della mascherina. Probabilmente , aspettiamo però la riunione di oggi, c’è l’idea di prorogarne l’utilizzo sui mezzi pubblici quindi aerei, treni e trasporto pubblico. E’ sicuro che resterà nei luoghi dove dobbiamo proteggere i nostri pazienti cioè ospedali e RSA. L’idea è quella di una proroga settoriale perché il Paese è in sicurezza così come l’Europa è in sicurezza però come vedete c’è un aumento dei casi legati ad una sotto variante ancora più contagiosa rispetto a quella che abbiamo conosciuto fino ad oggi che sembra non creare grossi problemi e verosimilmente non li creerà. I rischi, però, che possano aumentare i contagi per coloro che o non hanno fatto il vaccino o lo hanno fatto molto tempo fa ci sono. Questo sta accadendo un po’ ovunque, ha iniziato il Portogallo ma oggi anche altri Paesi vedono una salita dei contagi senza però un aumento dei decessi o dei ricoveri. Non vedo un grosso problema dietro questo incremento dei casi, sarà un’ondata estiva molto contenuta non diversa da quelle che abbiamo vissuto negli anni passati ma la diversità è nel fatto che oggi siamo in gran parte vaccinati. Chi è positivo oggi ed è vaccinato di solito ha una forma molto più lieve della patologia, o si è asintomatici o è una forma influenzale molto più lieve. La popolazione oggi è protetta per cui non vedo grossi problemi
I: intanto, la proroga delle mascherine fino a settembre ha fatto arrabbiare i responsabili del trasporto. Lei cosa risponde all’irritazione degli operatori
S: è che chiaro che ci sono dei problemi. Anch’io metto la mascherina contro voglia quando viaggio poi però rifletto e penso alla variante nuova che sta circolando, il passeggero accanto a me in aereo potrebbe avere delle fragilità, l’aereo è pieno. E’ chiaro che metto la mascherina, probabilmente se non ci fosse l’obbligo a bordo molti non la metterebbero e diventerebbe un rischio in un momento in cui la mobilità sta riprendendo. Siamo tornati alla normalità ma dobbiamo anche mantenerla. E soprattutto in un momento come questo in cui il virus tende a farci degli scherzi, per esempio questa variante che non creerà grossi problemi ma dobbiamo ancora conoscerla bene e auguraci che non eluda completamente i vaccini che abbiamo oggi a disposizione. Ricordiamo che i vaccini che abbiamo somministrato erano fatti in base al ceppo originale, quello di Wuhan, quindi devono essere aggiornati. L’industria è pronta e a breve avremo vaccini aggiornati ma fino a quel momento dobbiamo stare attenti.
I: veniamo all’esame di maturità. Dopo tante polemiche, la mascherina la si indosserà o no?
S: non è la scuola il posto in cui rischi di contagiarti soprattutto durante gli esami. Un ragazzo che si appresta a passare l’esame di maturità h molte altre possibilità di contagio fuori dalla scuola quindi io sono per la non mascherina a scuola. Ormai è appurato che questo virus determina pochissimi problemi nei soggetti più giovani, peraltro una buona parte è anche vaccinata. La bontà dell’utilizzo della mascherina era legata alla trasmissione del virus, un discorso che un anno fa aveva senso. C’è chi parla anche di scelta politica, io non voglio entrare in merito. Qui la scelta si basa su un’evidenza scientifica dei rischi del virus. Non si tratta di lotte politiche. La scuola è stato ed è un posto sicuro, oggi ancora di più per il fatto che ci sono i vaccini sia all’interno della scuola ma soprattutto fuori. Non vedo perché debba essere indossata la mascherina a scuola. Concentriamoci sulla convivenza col virus, sui vaccini. Il virus è passato varie volte tra la popolazione per cui non farà più i danni fatti in passato quindi va vissuto anche senza panico. Questa ossessione nel vedere salire i contagi è sbagliata. Avere 70-80 mila contagi oggi ma con una mortalità bassissima e con 150 persone in terapia intensiva, questa è una nuova normalità. E’ una malattia che è entrata nei volumi di medicina prepotentemente ma non vedrei più con questa ossessione, guardiamo ad ottobre, al 2022 come anno di transizione. Nel 2023/24 questo virus circolerà come tanti altri virus influenzali, farà purtroppo dei morti e questo vuol dire che dobbiamo spingere di più sulle vaccinazioni annuali
I: Dott. Sileri intanto grazie di essere stato a bordo del Treno delle 8, buon lavoro
S: buon lavoro, grazie