Claudio ha quarant’anni e vive a Falconara Marittima, una cittadina di provincia dove l’unica attrazione turistica è la raffineria di petrolio sul mare, ma non si lamenta. Anzi, non riesce proprio ad andarsene. Qui ha trascorso estati indimenticabili insieme ai suoi amici storici, quelli a cui affidi l’adolescenza sapendo che ne faranno il periodo migliore della tua vita.
Sembra l’unico afflitto da questo problema, comunque: Martina si è fermata a Bologna dopo l’università, Riccardo si è trasferito a Siena per amore, mentre Veronica ha preferito una frenetica carriera milanese a quello che, forse, stava nascendo tra loro.
Le giornate in spiaggia, le gite improvvisate e i concerti rock sotto al palco sono solo un ricordo lontano, e ora l’amicizia è confinata in una chat su WhatsApp con un nome, “Sul pontile”, che onora il vecchio rifugio del gruppo.
Sono destinati a perdersi, a diventare semplici nomi nell’interminabile lista di messaggi da mandare a Natale, a meno che Claudio non decida di compiere un gesto “rivoluzionario”: lasciare a casa il cellulare e partire per una reunion di cui gli altri sono ancora all’oscuro.
Un romanzo divertente e nostalgico sulla generazione a metà del guado. Quella degli zaini Invicta, dei Soundgarden alla radio, delle cartine stradali che non garantiscono di giungere a destinazione e delle “immense compagnie” che, con l’età adulta, hanno traslocato online. Un romanzo sull’amicizia che a volte finisce, ma a volte resiste, nonostante tutto.
Roberto Gerilli, segretamente laureato in Ingegneria, dal 2012 lavora nell’emisfero digitale del mondo editoriale. Nel 2017 ha conseguito il Master in “Informatica del testo ed edizione elettronica” dell’Università di Siena e dallo stesso anno collabora con la Divisione media digitali di Zanichelli. Scrive da quando ha undici anni e non ha alcuna intenzione di smettere.