Francesco Gabbani a KKI: “Non aspettiamo la felicità, viviamola nel presente e in ogni momento”

A distanza di due anni da “Viceversa”, Francesco Gabbani torna con un
nuovo album, il quinto lavoro in studio, dal titolo “Volevamo Solo Essere
Felici”. E’ un lavoro più personale e introspettivo rispetto al percorso artistico che ha portato l’artista fin qui. Ne abbiamo parlato a Radio Kiss Kiss Italia.

Pino: benvenuto a Napoli Francesco, come ti senti?

Gabbani: è un bel momento perché sto girando con il tour firma copie ed è sempre molto piacevole incontrare fisicamente il pubblico.

P: quinto album che arriva in un periodo dove la parola “felicità” assume un peso particolare.

G: si effettivamente, ma in generale, definire la felicità è molto difficile perché è talmente soggettiva che ognuno ha il suo concetto di felicità. Però tutti la cerchiamo attraverso le nostre azioni, le scelte anche se, sono convinto, siamo troppo abituati ad aspettare che arrivi la felicità, magari dopo aver raggiunto uno scopo o un traguardo, invece bisognerebbe vivere il presente e ogni momento con felicità.

P: a proposito di traguardi, come ci sei arrivato a questo nuovo disco.

G: ma ti potrei dire semplicemente vivendo, visto che la musica mi accompagna sempre, ogni giorno e quindi è anche il semplice percorso della mia vita. Mi esprimo scrivendo canzoni che dicono chi sono e come sono.

P: ho la sensazione che dopo la vittoria del Sanremo tu stia andando come un treno.

G: no anzi direi quasi un treno a vapore. Forse prima, nei miei anni di gavetta miravo solo ai risultati per raggiungere il successo, ma una volta che è arrivato ho capito che lo devo vivere con naturalezza e serenità, come la mia musica.

P: la musica appunto è stata sempre presente nella tua famiglia.

G: si, il mio papà è un musicista, la mamma no ma lo ha sempre accompagnato anche quando hanno deciso di aprire un negozio di strumenti musicali, prima che nascessi io, e per me è stato quasi naturale cominciare a suonare sin da bambino, prima la batteria poi la chitarra.

P: 10 nuove canzoni sul cd ma la versione in vinile di “Volevamo Solo Essere
Felici” contiene una sorpresa.

G: infatti il vinile è in edizione limitata e contiene una versione live de “La Mira” registrata nei leggendari Studios dei Beatles ad Abbey Road a Londra, esattamente nello studio B, mentre la versione da CD fa parte della colonna sonora del Film “La donna per me”.

P: e in questa pellicola tu sei anche attore.

G: ho fatto questa piccola parte perché mi è stato chiesto da Marco Martani, il regista del Film, anche se io stesso non ci credevo, ma poi è venuto tutto in modo naturale ed è stato un onore lavorare in un grande cast formato da Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi, Stefano Fresi, Cristiano Caccamo ed Eduardo Scarpetta appena premiato al David Di Donatello.

P: nella tua carriera c’è un “prima” e un “dopo” “Occidentali’s Karma” ma tu personalmente che rapporto hai con questa canzone?

G: è chiaro che rappresenta una svolta nella carriera e nella mia vita, quasi un riconoscimento ai tanti anni di gavetta che mi hanno portato alla vittoria di Sanremo e l’inizio di questo nuovo percorso che sto affrontando portandomi dietro quel bagaglio di esperienze. Resta comunque la canzone che non mi stancherò mai di cantare.

P: c’è una canzone non tua che ti piacerebbe ricantare e magari inserirla in un futuro cd?

G: “Napule è” del grandissimo Pino Daniele e non lo dico per fare il “piacione” ma solo perché ho avuto l’occasione di cantarla con un altro grande come Massimo Ranieri in CI VUOLE UN FIORE, il programma che ho fatto su RAI1. Mi sono molto emozionato e sarebbe molto bello registrarla per un disco.

P: nel 2017 hai anche rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest di Kiev in Ucraina, che ricordi hai di quella città, oggi distrutta dalle bombe russe?

G: Ricordi meravigliosi di una città, che non avevo mai visto prima, solare ed accogliente, tenuta benissimo e ricordo l’affetto e il calore della gente del posto. È chiaro che chi ha vissuto e visto quella città può fare un paragone diretto con le immagini che arrivano da quei posti. Ed è straziante vedere oggi solo distruzione.

P: Francesco, grazie di essere stato con noi

G: ma grazie a voi!

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