I reietti

Ad anni dalla censura ritrova la luce una perla della letteratura mondiale.

«Davvero ben scritto.» – Times Literary Supplement

Inghilterra, 1914. È estate e gli esponenti della buona società inglese stanno trascorrendo le vacanze nella ridente cittadina di Amberhurst. Antoinette, immune al fascino delle chiacchiere estive, nota una ragazza, bellissima e taciturna, di nome Hester. Quando la guarda negli occhi, qualcosa nasce dentro di lei: un sentimento strano, bello, ma con un sapore di impossibile e proibito. Alla stessa festa partecipa anche Dennis, un giovane che ad Antoinette sembra inizialmente un po’ scontroso. Eppure, capisce presto che qualcosa di molto profondo li accomuna. Come Antoinette, anche Dennis è innamorato della persona “sbagliata”: un ragazzo. Dennis lotta per accettare i suoi desideri, ma si sente incompreso. Poi arriva la guerra e tutti sembrano impazienti di arruolarsi, tranne Dennis. Convinto pacifista, non può sopportare l’idea di uccidere uomini verso cui non prova alcun tipo di rancore. Giovani come lui e Alan, il ragazzo di cui è innamorato e che forse è già morto in trincea. Pochi condividono il suo stesso pensiero, e Dennis è terribilmente solo; ma proprio nell’amicizia con Antoinette troverà la forza che non sapeva di avere, imparando ad amare sé stesso e le sue idee. “I reietti” fu pubblicato per la prima volta nel 1918 e subito censurato e ritirato dal mercato. Racconta una storia toccante che, in anticipo sui tempi e con grande sensibilità, offre un inedito spaccato della società di inizio Novecento. Altri romanzi avevano già parlato di omosessualità, ma l’opera di Rose Allatini fu la prima a farlo in modo esplicito. Per questo, il libro sopravvisse solo pochi mesi prima di essere proibito. Un divieto che culminò in un processo di due giorni, al termine del quale fu dichiarato «moralmente malsano e pernicioso», come imposto dalle norme sociali e dalle restrizioni alla libertà d’espressione in vigore all’epoca.

Rose Allatini nasce a Vienna, Austria, nel 1890. Cresce a Londra, dove studia musica e riscuote successo come autrice di romanzi. Muore a Rye, Sussex, nel 1980. Mentre è in corso in tutto il mondo la riscoperta della sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta in Italia il suo romanzo di maggior successo, I reietti (1918), all’epoca dell’uscita oggetto di una spietata campagna di diffamazione e censura da parte dell’establishment britannico.

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