
Torna l’indimenticabile commissario creato dall’autore rivelazione della crime fiction italiana, con la sua umanità ruvida, il suo sarcasmo, la sua goffaggine, i silenzi impenetrabili, l’amore per il bere e il mangiare. Torna con un’altra storia che è una nuova partita a scacchi con il destino, dove il sangue, che è sacro ed è vita, diventa pasto per acquietare lo spirito del male.
«Ha già un piano, commissario?»
«Certo.»
«E da dove iniziamo?»
«Dalle ostriche, Raviola. Una dozzina a testa e una bottiglia di Chablis, e vedrà che il resto sarà una semplice naturale conseguenza.»
“Un morto, commissario. Si sono rubati un morto.” Non c’è pace per Gualtiero Bova, che tutti chiamano il Pinguino e, come ogni pinguino che si rispetti, prova a godersi in tranquillità salvifiche nuotate solitarie nei fiumi del basso Piemonte, dopo che un trasferimento l’ha privato del suo mar Ligure. Una telefonata, il furto di un cadavere da un cimitero annunciato da un prete, ed ecco che quell’autunno che ha fretta di farsi inverno precipita in un abisso di orrore. E la Provincia Granda, profonda, in apparenza immobile, diventa il palcoscenico irreale in cui si muovono apostoli di antichi rituali, improbabili cacciatori di demoni, torturatori sui generis, killer implacabili. Il Pinguino, insieme alla fedele bassotta Gilda e a una stramba squadra di poliziotti, si ritrova per le mani un caso intricato che lo porterà a scontrarsi con una rete di pericolosi criminali, entrando in contatto con le parti più oscure e meschine dell’animo umano.
Orso Tosco è scrittore, poeta e sceneggiatore. Per minimum fax ha pubblicato il romanzo Aspettando i Naufraghi (2018) e, insieme a Cosimo Argentina, Dall’inferno. Due reportage letterari (2021). Per Interno Poesia è uscita la sua raccolta Figure amate (2019).
Per Rizzoli ha dato vita a una serie gialla, Le indagini del commissario Bova.