La fame del cigno

Un romanzo con una voce tanto ironica quanto amara, che sa tenere assieme il cinismo della sopravvivenza e l’umanità di chi ha perso tutto, mettendo in scena una feroce critica al vecchio e al nuovo giornalismo e, più in profondità, alla discrepanza tra ciò che avremmo voluto essere e quello che siamo diventati.

Domenico Cigno è un cinquantenne super obeso, redattore sportivo dell’edizione del sud di un importante quotidiano. Vive le sue giornate tra pasti debordanti e articoli copia-incolla. Senza moglie né figli, un passato da pugile di belle speranze e un inizio di carriera giornalistica di tutto rispetto, Cigno ha già lasciato il meglio della vita dietro di sé. Abita in una cascante villetta con giardino sul litorale domitio, un tratto della costa che da Napoli arriva fino al confine col Lazio. Cinquanta chilometri bassi e sabbiosi, stretti tra un mare che d’inverno si fa gelido e poco frequentato e campagne paludose solcate da canali limacciosi. Oggi ci sono alberghi abbandonati, basi militari in rovina, palazzine che sembrano evacuate. Un territorio di immigrazione clandestina, bande camorristiche poco organizzate e sistemica violenza. A pochi giorni dal Natale, in uno dei canali viene ritrovato il corpo di una ragazza. Potrebbe trattarsi di una studentessa universitaria torinese, attivista e influencer da centinaia di migliaia di follower, venuta a indagare la condizione delle donne nigeriane. È scomparsa da qualche giorno e tutta l’Italia la sta cercando. Cigno è per caso il primo ad arrivare sul posto e come un dinosauro che prova a non estinguersi tenta il riscatto attaccandosi a questa storia con tutte le sue forze. Che non sono molte. Un protagonista dolente e maldestro, intelligente e individualista, a volte in bilico su un segreto pozzo di ferocia; un mondo che ricorda il Texas degli alligatori, le terrificanti oscurità di True Detective, e che esiste realmente, lungo il litorale campano

Luca Mercadante è un autore italiano. Classe 1976, ha iniziato il suo percorso creativo nel mondo del teatro, collaborando con il Piccolo Teatro Caligola. La sua passione per la narrazione lo ha portato a tenere laboratori di scrittura creativa e coaching narrativo, dove condivide la sua esperienza e ispira nuovi talenti. La sua scrittura, caratterizzata da una rara sensibilità, ha conquistato pubblico e critica fin dai primi lavori. Nel 2018 ha pubblicato Nata per te. Storia di Alba raccontata tra noi (Einaudi), scritto con Luca Trapanese, da cui è stato tratto il film omonimo prodotto da Cattleya nel 2023.
Il suo talento narrativo è stato premiato con una menzione speciale della Giuria alla XXX edizione del Premio Italo Calvino per il romanzo Presunzione (Minimum Fax, 2019), un’opera che ha segnato un passo importante nel panorama della narrativa contemporanea.
Nel 2025 esce per Sellerio, La fame del Cigno.

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