Il sogno di gloria di Caterina la Grande. La musica di Mozart e Cimarosa. La storia d’Europa è una profezia scritta col sangue.
Vienna, 1792. Sull’Europa illuminata dalle idee della rivoluzione francese si allunga l’ombra di una donna diabolica, sublime e dal carisma irresistibile: Caterina II di Russia, la potente zarina che insieme all’imperatore Giuseppe II d’Austria sogna di riportare alla luce l’Impero romano d’Oriente. Un sogno ai limiti dell’immaginabile che Caterina la Grande, volitiva e spietata, è disposta a inseguire seminando il terrore e manipolando diplomatici e artisti come pedine su una scacchiera. Tra questi Domenico Cimarosa, compositore napoletano invitato a San Pietroburgo come musicista di corte, e il cinico conte Andrej Razumovskij. Così, mentre a Vienna il grande Mozart muore in circostanze misteriose, e a Parigi Luigi XVI e Maria Antonietta – imprigionati nella Torre dei templari – tentano di leggere l’oscuro presente attraverso le profezie di Nostradamus, un’inspiegabile serie di omicidi tinge di sangue il radioso futuro che sembrava attendere l’Europa, svelando una guerra occulta che non è quella scritta nei libri di storia… Dirigendo i suoi personaggi sul palcoscenico di un’Europa in fiamme, in questo straordinario esordio letterario Francesco Pasqualetti disegna l’affresco a tinte fosche di un’epoca, raccontandola come un melodramma in cui musica, politica e volontà di potenza ci aprono le stanze segrete dei suoi protagonisti: un thriller storico che mostra il volto nascosto di un’imperatrice e il suo piano diabolico per dominare il mondo.
Francesco Pasqualetti (1980) ha studiato pianoforte e composizione in Italia, perfezionandosi in Direzione d’Orchestra all’Accademia Chigiana di Siena e alla Royal Academy of Music di Londra. Ha diretto nei più importanti teatri italiani ed esteri, tra cui il Maggio Musicale Fiorentino, il Regio di Torino, La Fenice di Venezia, l’Opera di Colonia e la New Zealand Opera. È laureato con lode in Filosofia a Pisa. La regina della notte è il suo primo romanzo.