Parte giovedì 20 ottobre su Rai 1 Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso, una nuova serie con protagonista Massimiliano Gallo. Prendete la persona più simpatica che conoscete. Poi quella più intelligente. Poi ancora quella più stupida e infantile. Più generosa. Più matta. Mescolate bene. Ecco, grosso modo, il protagonista di questa serie. Un po’ Woody Allen, un po’ Holden, un po’ semplicemente se stesso: Vincenzo Malinconico, iconico personaggio nato dalla penna di Diego De Silva, è un avvocato semi-disoccupato, un marito semi-divorziato, e soprattutto un grandioso, irresistibile filosofo naturale. Capace di dire cose grosse con l’aria di sparare fesserie e di affrontare la camorra come l’amore con la stessa piroettante, alogica, stralunatissima forza, Malinconico ci fa affezionare alle sue vicende sgangherate e irrisolte e ci fa vedere il mondo attraverso il suo sguardo ironico e autentico, costringendoci a pensare ridendo. Avvocato d’insuccesso, forse più psicologo che avvocato, Vincenzo Malinconico non raggiunge mai la piena sufficienza. Il suo portafoglio clienti ha un profilo decisamente leggero, si occupa di contenziosi non particolarmente impegnativi (sinistri stradali, liti di condominio, separazioni, recupero crediti non ingenti) e non sempre porta a casa delle vittorie.
C’è solo una cosa che sa fare davvero (e senza che mai nessuno glielo chieda): filosofeggiare. Vincenzo ha sempre un pensiero in testa. Generalmente, un pensiero fuori tema.
Il precariato professionale di Vincenzo va di pari passo con quello privato: Nives, la sua ex moglie, affermata psicologa, lo ha lasciato da tempo per sposare un architetto e tuttavia non riesce a non tradire il nuovo marito con il suo ex. Malinconico vorrebbe ricostituire l’unità familiare ma viene puntualmente respinto eppure, quando Vincenzo inizierà una relazione con la bella collega Alessandra Persiano, Nives dimostrerà che non ha nessuna intenzione di farsi da parte.
Vincenzo e Nives hanno due figli: Alfredo (18), e Alagia (22), figlia di un precedente compagno di Nives. Per via del divorzio, Vincenzo coltiva la colpa di non sentirsi un padre all’altezza ma è una convinzione solo sua, perché sia Alagia sia Alfredo gli sono profondamente legati.
Così lo descrive Diego De Silva, autore dei romanzi da cui è tratta la serie:” Perché quel che rende amabile Malinconico è un’autenticità al limite della tenerezza, una naturale capacità d’introspezione, un senso del ridicolo che rivolge a se stesso prima che al prossimo e gli consente di alleviare i fallimenti e comprendere l’altro da sé senza prevaricarlo né giudicarlo. È per questo che i suoi figli lo amano, che gli amici non lo abbandonano, che le donne posano gli occhi su di lui (anche se poi lo lasciano)”