Poesie da spiaggia

Secondo Yves Bonnefoy, la poesia è essenziale come lo sono la carta dei fondali marini o il portolano o la bussola perfino su una nave nella tempesta, che teme di affondare: senza di essi, in ogni caso, quella nave non potrebbe raggiungere il porto. Con questo strumento, e con la loro grande e condivisa passione, Nicola Crocetti e Jovanotti ci guidano lungo una strada che assomiglia al viaggio verso Itaca descritto da Kavafis: bellissimo, pieno “di conoscenze e d’avventure” e capace di donarci la ricchezza della sua durata, dell’esperienza e della saggezza. È un viaggio possibile grazie alle parole dei poeti, che da sempre indicano l’oltre, qualcosa che esiste oltre la frontiera dell’esperienza ordinaria. Intrecci, echi, ininterrotti dialoghi ci raggiungono dai diversi angoli della terra in cui una voce umana abbia modulato le parole in modo diverso e infranto le regole del linguaggio per creare nuovi mondi e immagini indimenticabili. I temi sono quelli eterni dei tormenti, delle passioni, dei grandi interrogativi, dei miracoli e delle esaltazioni dell’avventura umana: diamanti sempre splendidi, contro cui nulla può l’opera distruttrice del tempo.

JovanottiPerché hai accettato di fare un libro con un “tipo da spiaggia” come me?
Nicola Crocetti: Perché tu hai tutto quello che serve per “convincere”, per diffondere e far amare la poesia: la conosci bene, la leggi da tanti anni, hai entusiasmo, passione, simpatia. C’è bisogno di altro?

Il cantautore e l’editore-poeta condividono una passione che li ha fatti incontrare. “La Stampa – TuttoLibri”

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