Si terrà sabato 19 marzo alle ore 21 il concerto Je sto vicino a te 67, l’evento memorial dedicato a Pino Daniele, che in questa stessa data avrebbe compiuto 67 anni. Il tributo, ideato da Nello Daniele e giunto alla sua settima edizione, ha la direzione artistica di Giorgio Verdelli e vedrà tanti musicisti e amici riuniti al Palapartenope di Napoli per omaggiare l’indimenticabile Pino. Tra i vari artisti che saliranno sul palco ci sarà anche Ron che ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia ha raccontato l’emozione e la gioia di aver conosciuto e lavorato con Pino Daniele.
Sara: Ciao Ron, benvenuto, ti abbiamo accolto con una canzone bella ritmata, come questa di Dargen D’Amico!
Ron: Ciao Sara, grazie mille, amo molto Dargen D’Amico, l’ho sempre sostenuto, ha anche rappato per me in un brano che si chiama “Sabato animale” per cui ci conosciamo molto bene e sono contento per lui che stia andando molto bene.
S: Ron prima di tutto, come stai?
R.: Sto bene, sono in studio lavorando al mio disco che uscirà a settembre.
S: Musica, arte, cultura, natura rappresentano un modo per evadere ma anche per vivere di questi periodi.
R: Sì, sono anni complicati. Io credo che con la pandemia e poi con questa guerra in Ucraina in qualche modo ognuno di noi sia spinto ad essere meglio di quello che è e di quello che hai fatto finora. Credo sia una spinta a stare vicino alle persone.
S: C’è qualcosa di questi anni che hai messo nelle tue canzoni?
R: Ma sì, questo album è stato scritto durante la pandemia, scritto dopo un po’ per la verità perché ad inizio pandemia non mi veniva nulla, non capivo, avevo un blocco emotivo, passavo accanto alla chitarra e scappavo via. Poi a me è sempre piaciuto scoprire persone nuove e talentuose. Così arrivavano testi molto belli proposti da artisti nuovi a cui dovevo aggiungere musica mentre a me i testi non arrivavano per niente. Per cui ho cominciato a svegliarmi e poi sono arrivate anche canzoni mie. Però devo dire che sono molto contento quando sento canzoni nuove di persone sconosciute.
S: Da nuovi talenti ad un talento indimenticabile e sempre nei nostri cuori. Se ti dico Pino Daniele a cosa pensi?
R: Grande tenerezza e grande forza nello stesso tempo. Ho conosciuto Pino tanti anni fa. Ero andato alle isole Tremiti a trovare Lucio Dalla e Lucio mi disse: “sai che c’è Pino Daniele?” Io allora lo conoscevo pochissimo e lì abbiamo passato quindici giorni insieme anche con la sua famiglia. Lui stava sempre con la sua chitarra, la portava ovunque così gli chiesi come mai. Mi rispose che purtroppo la sua vista stava cedendo per cui doveva sbrigarsi a scrivere e avrebbe fatto molta fatica in futuro. Questa cosa mi ha molto commosso.
S: è vero che in occasione del tour con lui, Fiorella Mannoia e Francesco De Gregori, tu spesso lo accompagnavi sul palco?
R: sì, che bellezza, si appoggiava a me. Quel tour è stato bellissimo, noi quattro eravamo diversi ma uguali, ascoltavamo le stesse cose che c’erano in giro per il mondo. Ognuno cantava una canzone a testa fatta solo con chitarre. Partivo io con “Una città per cantare”. Era tutto semplice e grandioso. Per la gente era tanto ma era tanto anche per me.
S: Nel tuo rapporto personale con Pino c’è mai stato qualche battibecco?
R: sì, Pino era molto attaccato a quello che faceva, alle decisioni che prendeva. Una volta non litigammo ma avemmo una discussione. riguardava il suo gruppo. Lui voleva un batterista di colore e una pianista inglese eccezionale. Ci furono un po’ di discussioni ma chiudemmo tutto con un bel bicchiere di vino.
S: C’è un’immagine, una canzone, una frase che avresti voluto scrivere tu.
R: La frase “Chi vuole un figlio non insiste”. Quando uno vuole veramente un figlio non insiste per forza se non viene però nello stesso tempo insiste ugualmente e sono sicuro che poi venga premiato.
S: Questo sabato omaggerai Pino, cantando Quando
R: Sì, una canzone che mi ha sempre emozionato molto. La cantavo anche nel tour di cui parlavamo prima. Questa canzone, così come tante altre, ha tonalità femminili, molto alte.
S: Non vediamo l’ora di ascoltarti sabato, grazie mille Ron.
R: un abbraccio enorme evviva Pino, evviva Ron.