Andrea Costa, Sottosegretario al Ministero della Salute, ai nostri microfoni:
“Il greenpass per entrare allo stadio? Parliamo di uno strumento già utilizzato e che ci permette di tornare alla normalità. Applicarlo allo stadio ci consente di iniziare la stagione con il pubblico in presenza. Lavoriamo con la FIGC per sforzarci di mettere in atto percorsi condivisi. C’è dialogo stretto anche con la Lega Calcio. Dobbiamo però avere ancora prudenza: non siamo fuori dalla pandemia. La prudenza non si trasformi comunque in paura. L’obiettivo è aprire gli stadi gradualmente: a fine settembre contiamo di raggiungere l’immunità dal Coronavirus. Il prima possibile cercheremo di avere nuovamente gli stadi pieni. I parametri del greenpass restano gli stessi anche per l’accesso agli impianti sportivi. Rendere obbligatorio il vaccino ai calciatori? Deve essere l’ultima ratio. Attraverso la sensibilizzazione, anche i calciatori devono comprendere l’importanza del vaccino. I calciatori sono esempi e modelli per i giovani, o comunque dei punti di riferimento: lo siano anche per i vaccini. Se siamo vicini alla normalità lo dobbiamo alla popolazione che si è sottoposta al vaccino. Avevamo preventivato un rialzo dei contagi dopo la finale degli Europei. I festeggiamenti per la vittoria degli Europei possono aver generato contagi, vedremo nei prossimi giorni. Non sento però di colpevolizzare nessuno. L’età media dei nuovi contagiati è di 29 anni: dobbiamo avere fiducia nella scienza e vaccinarci”.