A pochi giorni dall’entrata in vigore delle nuove regole per il super green pass e, dunque, per i non vaccinati ecco che si presenta una nuova variante del virus. Si tratta di Omicron, una mutazione partita dal Sudafrica e ora già in circolazione in Europa. E’ di sabato la notizia del primo contagio in Italia. Il paziente zero è di Caserta, era arrivato una quindicina di giorni fa per un controllo a Milano. Ed è proprio da un tampone effettuato prima di ripartire per l’Africa che è venuto fuori il contagio. Intanto era già stato a contatto con la famiglia per cui sono risultati tutti positivi e attualmente in quarantena. A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Pierpaolo Sileri, Sottosegretario alla salute
Ida: buongiorno e benvenuto a bordo del Treno delle 8
Sileri: buongiorno e grazie a voi per l’invito
I: prima di tutto come sta “il paziente zero”?
S: ma bene. come leggete dai giornali, i sintomi sono lievi. Ora è verosimile che, avendo fatto lui il vaccino, questi sintomi lievi siano secondari alla difesa offerta dal vaccino. A dire il vero, però, è presto per dire se questa variante elude parzialmente o totalmente i vaccini. Direi che è molto presto per pronunciarsi su questo, tuttavia il paziente sta bene e questa è ovviamente un’ottima notizia ma dobbiamo tenere ancora alta la guardia.
I: Ursula Von der Leyen dice che è una corsa contro il tempo, quanto è veramente preoccupante questa variante?
S: guardi è difficile pronunciarsi ora su questo perché i problemi prevalentemente sono due: il primo, quanto è più contagiosa questa variante rispetto a quella che in questo momento circola in Europa, la Delta plus e quanto questa variante elude o meno i vaccini e se li elude , li elude completamente o parzialmente. Direi che questo secondo fattore è in assoluto quello più importante ovvero se questa variante verrà ritenuta più diffusibile verrà contenuta alzando il target della percentuale della popolazione da vaccinare per avere quella protezione di comunità. D’altro canto, invece, se dovesse eludere parzialmente o totalmente i vaccini, allora lì ovviamente vi sarebbero dei problemi perché significherebbe che se è parziale, con la difesa dei nostri vaccini siamo abbastanza protetti. Se, invece, questa difesa non c’è sarà necessario una versione 2.0 dei vaccini ad oggi esistenti quindi servirà del tempo per crearli e quindi per diffonderli. E’ difficile che possa esserci una variante che completamente eluda i vaccini o meglio è possibile ma forse è poco probabile. La verità è che chiunque oggi si pronunci su questa cosa, credo che possa sbagliare. Dobbiamo aspettare ancora qualche giorno, gli studi in laboratorio fatti nei vari Paesi dove la variante è stata identificata ci diranno se ci sono chance che elude i vaccini o meno e da lì ripartire
I: intanto bisogna continuare ad invitare le persone a vaccinarsi
S: esatto. Molte persone me lo chiedono da medico, quindi non da politico. Mi dicono “ allora che faccio, devo aspettare a fare la terza dose?”. Assolutamente no. Sarebbe davvero un errore grossolano. Noi oggi abbiamo la variante che circola in Italia ed è la Delta plus, siamo protetti grazie alla vaccinazione. Non sappiamo se questa nuova variante si diffonderà in Italia, quando si diffonderà, quanto si diffonderà. Non sappiamo ancora se questi vaccini che abbiamo proteggono o meno. E’ verosimile che ci proteggano. Intanto la terza dose va fatta quanto prima, il prima possibile con la prima dose per chi non lo ha ancora fatto. Correre, quindi, verso la vaccinazione in attesa poi di capire se questa variante sarà coperta o meno da questi vaccini. Ma ad oggi, ogni volta che vi è stata una variante, si è sempre detto “si diffonde di più ed elude i vaccini”, alla fine era vero che si diffondeva un po’ di più ma è stata sempre coperta dai vaccini. Impariamo anche dal passato e aspettiamo la scienza.
I: c’è sempre lo zoccolo duro dei no vax. Dopo gli ultimi provvedimenti che entreranno in vigore il 6 dicembre, si è mosso qualcosa?
S: certamente sì, è stata una corsa alle prime dosi e una corsa alle terze dosi. Significa che i provvedimenti che stiamo attuando per mettere in sicurezza l’Italia, e l’Italia non chiude, e lo state vedendo. Anzi abbiamo dei numeri di gran lunga migliori rispetto ad altri Paesi europei, questi provvedimenti consentono da una parte una spinta verso la vaccinazione che è indubbia, dall’altra la diagnostica che consente di scovare un sommerso. Abbiamo rafforzato anche quello che è il sequenziamento e infatti vedete che la variante è stata identificata prontamente e messo in sicurezza il paziente, in primis il cosiddetto paziente zero se così vogliamo definirlo, e tutti i contatti. Bisogna vaccinarsi, questo è un appello che facciamo quotidianamente io e i miei colleghi medici. Vaccinatevi perché da questa quarta ondata si esce con la vaccinazione, terza dose o chi non si è vaccinato è opportuno che lo faccia ma per se stesso poi possiamo aggiungere il discorso della protezione di comunità. La malattia purtroppo, è vero che in una buona parte dei casi non determina sintomi gravi, ma porta ancora in maniera abbastanza importante negli ospedali, nelle terapie intensive e, se si sopravvive, non sono infrequenti i casi di long covid. Fino ad oggi abbiamo sempre parlato di covid come di una malattia che o non hai nulla, o guarisci oppure si muore. In mezzo, purtroppo, ci sono tantissime complicanze che dà questa malattia complicanze a lunga distanza i cui esiti sono ancora ignoti. Quindi vaccinatevi, questo è l’appello che fa il medico.
I: Dottor Sileri, è stato chiarissimo. Grazie di aver viaggiato con noi. a presto
S: grazie a voi e buona giornata.