Caro carburanti, Rienzi (Codacons):” Il Ministro Cingolani parla di truffa ma il primo che specula è il governo”

Prezzi dei carburanti alle stelle: sarà davvero solo conseguenza della guerra in Ucraina o è speculazione? Partendo da questa domanda, a Radio Kiss Kiss Italia cerchiamo di fare il punto con Carlo Rienzi, presidente del Codacons

Ida: Rienzi buongiorno!

Rienzi: buongiorno a voi

I: Rienzi, partiamo dalle parole del Ministro della transizione ecologica, Cingolani che dice: “stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato. Non esiste motivazione tecnica, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi, una colossale truffa a spesa di imprese e cittadini”. È così?

R: non ci voleva un ministro per spiegare questa cosa

I: però detto da un ministro fa un po’ sensazione

R: e fa anche un po’ vergogna perché il primo che specula su questi aumenti è il governo. Non dimentichiamo che su ogni litro di benzina il 50-60% sono tasse che vanno al governo. Quindi lo Stato fa un super profitto di oltre due miliardi, è come se dicesse “noi ci stiamo rubando i soldi che vi truffiamo e adesso protesto perché c’è una truffa in corso”. È evidente che c’è questa speculazione, chiunque lo può capire. Se io ho comprato dei prodotti un mese fa, dunque con un lasso di tempo di almeno un mese tra l’acquisto dei carburanti e la messa sul mercato, non c’era la guerra quindi il carburante costava dal 40 al 60% in meno all’ingrosso. Come è possibile che li ho comprati a 30 euro e oggi li rivendo a 50. È come quando un negoziante si mette in magazzino della merce che paga 10, poi accade che per qualche motivo tutti chiedono quel prodotto e la rivende a 30. Il problema è che noi abbiamo una specie di oligopolio delle raffinerie e degli importatori cioè quelli che stanno in mezzo tra la produzione dei Paesi dell’Opec e il consumatore che va alla pompa. Questi soggetti che sono pochissimi, credo 16 raffinerie in tutta Italia e pochissimi importatori, fanno il bello e cattivo tempo perché dipende tutto da loro. La cosa strana è che chi si occupa delle intermediazioni, come io grossisti, hanno aumentato i prezzi dal 5 al 19% ma questo già al primo giorno di guerra. Come si giustifica tutto questo? E’ chiaro che è una truffa. Il governo potrebbe utilizzare la polizia ambientale, basterebbe beccarne 10. Andare in 10 distributori o da 0 grossisti, chiedere le fatture di acquisto della merce e le fatture del prodotto messo sul mercato, vedere la differenza e arrestarne uno. Basterebbe uno per mettere tutti in riga

I: e poi c’è la replica dell’Associazione delle compagnie petrolifere, l’Unem, in cui leggiamo che la filiera sta subendo alti costi di approvvigionamento mentre i prezzi al consumo sono aumentati in misura ridotta rispetto alle quotazioni internazionali.

R: se io compro oggi un barile di petrolio lo pago di più ma poi lo vendo tra un mese. Noi ci chiediamo, in questi 17 giorni in cui ci sono stati oltre 2 miliardi di sovraprofitti su questo prodotto, quanto lo avete pagato? Ci stanno veramente prendendo in giro, non ne possiamo più  

I: cosa può fare il consumatore?

R: di fronte a questi aumenti così grossi, il consumatore non può fare niente. La cosa migliore sarebbe andare a piedi. E poi c’è l’aumento degli alimentari

I: ecco, anche qui, quanto si specula e quanto invece ci sono rincari giustificati da applicare fin da subito?

R: da subito ci sono dei rincari ma il criterio dell’aumento dei prezzi è lo stesso. Se io ho acquistato grano 15 giorni fa o un mese fa l’ho pagato poco e quindi non lo posso poi rivendere ai panifici al 40-50 o 60% perché quella è speculazione

I: un pacco di pasta che già oggi costa il 30% in più è un aumento giustificato?

R: no perché quella pasta è stata fatta un mese fa. Se tra un mese non è cambiata la situazione allora sarà giusto che la pasta osti di più. C’è un arco di tempo in cui si muovono gli speculatori che poi sono quanto di peggio possa esserci perché speculano sulla povera gente, gente che compra la pasta per mangiare non per divertirsi. Quindi non sono diamanti o caviale

I: ma allora perché non scattano i controlli

R: i Nas devono controllare a campione. Basta che ne prendano uno al Nord, uno al Centro e uno al Sud così quando si vedrà che sono stati scoperti tre imbroglioni e che sono stati puniti severamente, tutti gli altri si fanno i conti. Non abbiamo neanche questa capacità. I ministri strillano, si prendono i soldi del governo e strillano pure

I: Rienzi, speriamo bene. Intanto grazie di essere stato con noi

R: grazie a voi

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