Dalla pandemia alla guerra: stanchezza emotiva, che fare? Gaia Vicenzi a KKI: “Viviamo il presente”

Con l’arrivo della primavera si celebra la Giornata internazionale della Felicità. Il 20 marzo, dunque, è stata l’occasione per riflettere sul livello di benessere che riguarda tutti noi e i Paesi dove viviamo. Questa  edizione 2022 è stata decisamente particolare. Stavamo uscendo dal tunnel della pandemia dove siamo rimasti per oltre due anni, neanche il tempo di rendercene conto ed ecco la guerra in Ucraina. Tutto questo ci porta in una sorta di continuo stress emotivo. E di questo abbiamo parlato a Radio Kiss Kiss Italia con Gaia Vicenzi, psicologa e psicoterapeuta.

Ida: buongiorno Gaia

Vicenzi: buongiorno a voi

I: dalla pandemia alla guerra, cosa succede al nostro d’animo?

V: se dobbiamo parlare di emozioni negative sicuramente siamo impauriti ma se dobbiamo collegarci alla felicità sarebbe  meglio parlare della ricerca della felicità. C’è una bella differenza perché un conto è dire di essere felici e, soprattutto in questo periodo, la nostra felicità è minata, un conto è invece non desistere e provare a dire di ricercare sempre la felicità. Fino a quando la si ricerca e ci si ritaglia un momento durante la giornata per un frammento di serenità, sicuramente questa cosa ci fa stare bene. L’augurio è proprio quello di dire proviamo a ricercare la felicità con i mezzi che abbiamo, nello stato in cui siamo con tutti i limiti che in questo momento la vita ci pone.

I: questo è un obiettivo da non abbandonare mai. Se però ci soffermiamo sul momento attuale, avvertiamo tutti una certa stanchezza emotiva. Come la si può combattere?

V: penso alla risposta e non la trovo facilmente perché sento anch’io la stanchezza emotiva, quella sensazione di frustrazione quando ci ritroviamo a dire “c’ho messo tanta energia, rivedevo l’orizzonte sereno e invece ora c’è un’altra tempesta in arrivo”. Siamo in preda alla frustrazione e all’impotenza perché qualsiasi cosa proviamo a fare bene poi arriva il temporale. L’unica arma che abbiamo adesso a disposizione è quella di vivere il presente, attimo dopo attimo, e cercare le cose che funzionano perché tutto sommato, nonostante all’orizzonte ci sia questo grande temporale, ogni giorno possiamo permetterci di cercare qualcosa che ci faccia stare bene

I: dunque ci vuole anche molto impegno

V: certo, la felicità è un compito. Fordyce, purtroppo scomparso, si è occupato dei 14 punti fondamentali della felicità e diceva che al primo posto c’era proprio la felicità come compito e noi dobbiamo portarlo avanti giorno dopo giorno. Proviamo, quindi, a ricercare quel piccolo lembo di felicità che ancora adesso possiamo trovare

I: e allora noi ci impegneremo. Una piccola gioia potrebbe arrivare da una canzone, un buon libro, dalla riscoperta delle emozioni vere e dei rapporti veri con le persone

V: assolutamente giusto, sono poi questi i punti fondamentali della felicità. Stare con le persone e starci bene, dedicarci uno spazio di tranquillità, di cultura e di bellezza, insomma dedicarci a qualcosa che si traduca nel prenderci cura di noi stessi. Non stiamo cercando cose impossibili ma piccole cose che ogni giorno possono diventare piccole coccole che ci fanno star bene.

I: partiamo dunque da questi piccoli gesti con l’augurio che questa guerra assurda finisca quanto prima

V: un’altra cosa che possiamo fare è non lamentarci. E’ vero, abbiamo un sacco di motivi per non essere felici ma la lamentela gratuita è quella che poi ci affossa. Cerchiamo di star bene e non implementiamo e non amplifichiamo il nostro star male con un vittimismo un po’ sterile.

I: questo proprio no. Grazie di essere stata con noi

V: grazie a voi!

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