
PINO: VAI cosa rappresenta oggi per te?
GIANNI: Questo è il disco più importante della mia carriera, quello della maturità di uomo e di musicista ed è il frutto di un lungo lavoro che mi ha portato a cercare e trovare l’essenziale nelle piccole e grandi cose della vita, le stesse che ispirano la mia musica, la famiglia gli affetti e le persone che mi permettono di scrivere e suonare.
PINO: 13 canzoni, solo una ha un testo in italiano.
GIANNI: ho scelto di scrivere in napoletano perché mi viene naturale, le parole nascono sulle melodie e viceversa e poi resta una lingua universale ed è la stessa che grandi artisti hanno portato nel mondo con melodie indimenticabili. Il nostro dialetto da più forza ai testi delle mie canzoni perché le parole di una canzone non devono mai essere banali.
PINO: VAI sarà anche un evento live?
GIANNI: il 21 giugno nella cornice dell’Arena Flegrea abbiamo pensato, e stiamo preparando, un “rock show” ma con tantissime contaminazioni senza dimenticare la tradizione e con un ospite speciale, Mike Terrana, uno dei più grandi batteristi del mondo e sarà uno spettacolo per celebrare i 2500 anni di storia di Napoli.