Che cosa ci cura e che cosa ci salva, noi come esseri umani e il pianeta come luogo del nostro vivere? Sara è un’archivista di mezza età con un marito solidale, Paolo, e una figlia, Nina, di cui patisce l’assenza. Nina è andata a studiare in Germania, dove prende parte a un movimento ecologista e nel farlo corre rischi. Un problema di salute induce Sara a cercare di riempire il vuoto lasciato da Nina: lei e Paolo decidono di accogliere in affido Pietro, bambino di bellezza angelica, silenzioso, guardingo, pronto a respingere con aggressività e rabbia le attenzioni della nuova famiglia. Nina, estrema e veemente come lo sono i giovani, sperimenta la fatica di giustificare e difendere le proprie scelte, giuste per principio ma difficili da calare nella vita quotidiana. Perché prendersi cura – di sé, degli altri, del mondo – è un’aspirazione nobile ma destinata a rimanere imperfetta. Una vacanza tutti insieme in un bosco tedesco, con un pericolo che incombe, sarà il nodo drammatico che divide – e forse avvicina – quattro persone sole.
Alessandra Sarchi, scrittrice e storica dell’arte, vive a Bologna. Con Einaudi ha pubblicato i romanzi Violazione, L’amore normale, La notte ha la mia voce (2017, premio Mondello, premio Wondy e premio Selezione Campiello) e Il dono di Antonia. Nel 2019 è uscito per Bompiani il suo saggio La felicità delle immagini, il peso delle parole. È autrice del podcast Vive! Storie di eroine che si ribellano al loro tragico destino, diventato un libro per HarperCollins, e dei racconti Via da qui (Minimum Fax).