Il soffio del gallo forcello

Con l’arrivo della stagione gentile, che restituisce il fiato dopo i rigori dell’inverno, un padre e un figlio camminano nei boschi ancora avvolti dal buio. Con il passo lento di chi conosce i tempi della Natura, l’uomo è pronto a tramandare al ragazzo la sua eredità brutale. Vanno incontro all’alba, perché è in quelle prime luci del giorno che il gallo forcello si svela e, mosso da un istinto d’amore, asseconda la propria morte.

Come un’iniziazione alla forza del suo narrare, il primo racconto di Mauro Corona, scritto oltre trent’anni fa, ha in sé tutta la feroce poesia che farà di lui uno degli autori più amati della narrativa contemporanea.

Mauro Corona è nato a Erto (Pordenone) nel 1950. È autore de Il volo della martoraLe voci del boscoFinché il cuculo cantaGocce di resinaLa montagnaNel legno e nella pietraAspro e dolceL’ombra del bastoneVajont: quelli del dopoI fantasmi di pietraCani, camosci, cuculi (e un corvo)Storia di NeveIl canto delle manéreLa fine del mondo storto (premio Bancarella 2011), La ballata della donna ertanaCome sasso nella correnteVenti racconti allegri e uno tristeGuida poco che devi bere. Manuale a uso dei giovani per imparare a bereLa voce degli uomini freddi (finalista premio Campiello 2014), Una lacrima color turcheseI misteri della montagnaFavola in bianco e neroLa via del soleNel muroL’ultimo sorsoQuattro stagioni per vivereLe altalene, e delle raccolte di fiabe Storie del bosco anticoTorneranno le quattro stagioniIl bosco racconta, del sillabario alpino Il passo del vento (con Matteo Righetto), e de Le cinque porte (illustrato dal figlio Matteo), tutti editi da Mondadori. Ha pubblicato inoltre La casa dei sette ponti (Feltrinelli, 2012), Confessioni ultime (Chiarelettere, 2013) e Quasi niente (con Luigi Maieron, Chiarelettere, 2017).

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