Basato sulle reali vicende del leggendario esperimento della “casa dei delfini” del 1965, un romanzo di grande fascino che coglie l’atmosfera degli esperimenti sociali degli anni ’60, nello stile unico, moderno e dal taglio femminista di Audrey Schulman, autrice pluripremiata.
È il 1965 e Cora, una giovane donna sorda, acquista un biglietto di sola andata per St. Thomas, una delle Isole Vergini americane. Qui scopre l’esistenza di quattro delfini tenuti in cattività nell’ambito di una ricerca condotta dall’ossessivo dottor Blum. Avvertendo una forte connessione con i delfini, Cora si unisce al gruppo di scienziati e scopre il desiderio sempre più pressante di proteggere gli animali.
Notando il talento naturale di Cora per la comunicazione, il dottor Blum decide di servirsene per quello che diventerà uno degli esperimenti più affascinanti della scienza moderna: il tentativo di insegnare il linguaggio umano ai delfini creando una casa-acquario in cui la donna e gli animali possano vivere insieme.
Mentre l’esperimento segue il suo corso, Cora stringe un legame sempre più intenso e profondo con le creature, finché i suoi istinti non si scontrano con il mondo scientifico, dominato dalla presenza maschile. Quando un terribile scandalo minaccia di far naufragare il progetto, la battaglia di Cora per salvare i delfini si trasformerà in una lotta per salvare se stessa.
Audrey Schulman è autrice di sei romanzi: La gabbia (Polillo 1999), Tre settimane a dicembre (E/O 2012), Swimming with Jonah, A House Named Brazil, Theory of Bastards, col quale ha vinto il premio Philip K. Dick e il Darthmouth College’s Neukom Literary Award nel 2019, e La casa dei delfini (E/O 2022). I suoi libri sono stati tradotti in più di dieci lingue. Nata in Canada a Montréal, vive a Cambridge, in Massachusetts, dove dirige HEET, un ente non profit che si occupa di ecosostenibilità.