Giappone, 1939. Un vento freddo scompiglia i capelli di Omiko Tetsukoshi, appoggiata al parapetto della nave. Sta tornando in Giappone, dopo cinque anni di studio negli Stati Uniti, e non vede l’ora di raccontare alla famiglia ciò che ha imparato in Occidente. Ma, quando fa scorrere il fusuma, trova una casa molto diver – sa da quella che ricordava: sua madre indossa un kimono tradizionale e la sorella minore ha rinunciato agli studi preferendo il matrimonio. Persino suo padre, proprio lui che l’ha incoraggiata a imparare la scrittura e la lingua inglese, ora vorrebbe darla in sposa al figlio del barone Sagami, rampollo di una prestigiosa famiglia che controlla il commercio della seta. Omi, invece, si sente a proprio agio solo quando indossa attillati abiti parigini e scarpe coi tacchi alti. Non ha paura di essere notata dai soldati che, sempre più numerosi, marciano per le strade di Tokyo. Ma quando il Giappone entra in guerra e la città diventa sempre meno sicura, non ha scelta: se vuole proteggere la sua famiglia, deve accettare la corte di Sagami e diventare una «sposa della seta». Ma Omi sa di essere molto più di una semplice moglie. Il suo paese ha bisogno di donne come lei, che hanno il coraggio di parlare con franchezza e sono capaci di prendere decisioni nei momenti difficili. La sua forza è come il fiore del ciliegio che germoglia dopo ogni inverno, aprendosi al vento dolce che richiama la primavera.
Continua la riscoperta di un autore straordinario. Dopo aver conquistato i lettori italiani con il bestseller L’albero dello zenzero, Oswald Wynd torna in libreria con il suo romanzo d’esordio, vincitore del Doubleday Prize nel 1947 e osannato dal «New York Times». In queste pagine affiora il ritratto di una donna straordinaria e incredibilmente moderna. Un racconto di coraggio e intraprendenza, ambientato nelle magiche atmosfere del Giappone, in uno dei momenti più cupi della storia.
Oswald Wynd nasce a Tokyo nel 1913 da genitori scozzesi. Durante la seconda guerra mondiale, trascorre un periodo di prigionia sull’isola di Hokkaido, poi, al termine del conflitto, torna in patria per intraprendere una fortunata carriera come scrittore. L’albero dello zenzero (1977) è il suo romanzo di maggior successo. Muore a Dundee, Scozia, nel 1998, all’età di ottantacinque anni. Mentre in tutto il mondo è in corso la riscoperta della sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta il suo capolavoro in edizione italiana.