Laura Pausini a KKI: “Un buon inizio per dimostrare a me stessa di potercela ancora fare. Mi sento di nuovo forte.”

Il 2023 rappresenta il trentesimo anno di carriera per Laura Pausini che ha deciso di festeggiarli offrendo ben 3 concerti gratuiti in 24 ore. Ha pubblicato il 9 Marzo il suo nuovo singolo “Un buon inizio” e per l’occasione si è raccontata ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia.

“Un buon inizio” rappresenta  la sua voglia di ricominciare, di sentirsi forte. “È un’occasione per ritrovare energia. Avevo bisogno di sapere che c’è ancora tanto altro da scoprire. Spesso mi hanno fatto pesare l’idea che fosse finito tutto, non riuscivo più a scrivere e soprattutto a credere di poter dare qualcosa di nuovo. Con questa canzone, arrivata improvvisamente, mi sono sentita di nuovo forte e ho deciso di dedicarla a coloro che in questi anni hanno avuto a loro fianco persone con l’intento di farle cadere. Dobbiamo essere noi a reagire.”

Sempre più vicina alla gente, ha deciso di intraprendere questo tour radiofonico e di prediligere l’Italia proprio dopo il suo rush di musica no stop per 24 ore “Avevo bisogno di dimostrare a me stessa di potercela ancora fare, incominciando appositamente da un qualcosa vocalmente e fisicamente impegnativo.”

Del suo rapporto con le critiche invece ci confessa:” Non sono capace di fregarmene. Ci sto male. Nella maggior parte dei casi vengono dette e scritte cose non vere o almeno non come le ho dette io. Mi hanno ferita tante cose, ogni volta non posso nemmeno ribattere ai famosi “shit storm”. Sappiate  che le cose vere, che riguardano me, sono quelle riconducibili ai miei social. Sono sincera, disciplinata e dedicata a ciò che mi è stato dato, rispettosa ed è quello che mi aspetto, delicatezza. Non sono strutturata, sono sempre la stessa ragazzina di diciott’anni che vinse Sanremo, ho però perso con il tempo tanta ingenuità, non mi va di perdere il mio lato bambino.”

E a questo punto, Laura Pausini ha aperto l’album dei ricordi e tra questi è spuntata un’intervista rilasciata a  Gianni Minà nel 2008,  tra l’altro venuto a mancare proprio in questi giorni.  “Alla ragazza di Solarolo ormai non tremano più i polsi. Piange e ride come tutti quando prova emozioni ma non per questo perde la testa.” così scriveva di lei, il giornalista torinese.  E, tra lacrime ed emozioni, Laura lo definisce “Un grandissimo artista e soprattutto giornalista che ci ha fatto scoprire molte cose che senza di lui sarebbero rimaste nascoste. Il mio fascino per il mondo latinoamericano nasce anche grazie a lui. Conosceva degli aspetti miei, personali, grazie anche a Marianna, sua figlia, nonché una delle mie migliori amiche. Salutare coloro che hanno fatto bello il nostro paese con il proprio talento è sempre un grande dispiacere e allo stesso tempo emozione perché ci rende orgogliosi di ciò che sono stati. Mi piace immaginarlo tra i suoi libri.”

A breve partirà il tour che la vedrà dopo anni sul palco ad Eboli il 26 Dicembre. “Non vedo l’ora. La Campania per me è una regione speciale, non ho potuto conoscere mia suocera che  era napoletana, mio marito e mia figlia parlano napoletano in casa per cui  venire qui oggi dopo il matrimonio mi è sembrato di venire a trovare lei. Mi emoziona molto”

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