Reduce dal Festival di Sanremo con il suo brano “Terzo cuore”, Leo Gassmann è passato a trovarci negli studi di Radio Kiss Kiss Italia per parlarci del suo nuovo album “La strada per Agartha”.
Prima di calarci dietro le quinte del suo lavoro gli abbiamo chiesto quali fossero i nostri “tre cuori”. “Sono quelli che ci fanno ridere nei giorni di festa, quello che ci fa tenere duro quando le cose vanno male ed un terzo per una persona speciale che ci cambia la vita in meglio”
Del suo viaggio verso Agartha invece ci racconta:” L’album è ispirato a un libro che ho letto, Il dio fumoso di Emerson che racconta di un viaggio al centro della terra dove alcuni giganti vivono di musica ed agricoltura. Mi sono immaginato mentre compivo questa ricerca all’insegna della bellezza della musica, incontrando i miei giganti.”
E parlando di giganti, ci spiega quali sono i suoi: i suoi amici. “Ogni canzone, ogni collaborazione ha una storia a sé che la vita mi ha regalato. Mi ispiro, per quanto riguarda la musica, a persone che purtroppo non ci sono più. Non mi sono mai sentito rappresentato in questi anni, ho faticato ad immedesimarmi nelle guide che venivano proposte.” Ricordando l’anniversario della morte di Lucio Dalla, ci confessa: “Mi sarebbe piaciuto condividere il palco con lui, però devo dire che salire sul palco di Sanremo con Edoardo Bennato è stato un onore immenso che non dimenticherò mai.”
Il disco, a cui hanno collaborato diversi nomi tra cui Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e Lodo Guenzi, assume anche una connotazione teatrale grazie alla voce narrante di Massimo Dapporto. “La sua voce mi ricollega ai sentimenti più puri, mi fa tornare bambino e sono contento di aver dato vita anche alla mia origine teatrale. È stato un onore averlo in questo progetto”
Tornando all’esperienza sanremese invece ci ricorda il supporto ricevuto, la maturità e la crescita che l’hanno contraddistinto rispetto all’anno precedente e l’ha visto vincitore di Sanremo Giovani. “Sono andato via da ragazzino e sono tornato sicuramente da giovane adulto. Avevo una serenità e una consapevolezza diversa, sono arrivato per portare un messaggio e divertirmi. È stato un viaggio meraviglioso grazie anche a chi mi ha sostenuto.”
E tra i sostenitori, impossibile non nominare la famiglia e l’amore dimostrato, soprattutto sui social, del padre Alessandro Gassmann. Alla domanda su quali siano le lezioni più importanti ricevute finora ammette: “Mamma, sicuramente per la dolcezza e per il bel modo di guardare il mondo e di emozionarmi, papà invece per le regole, la durezza e l’amore di un padre che indubbiamente ti fa crescere con i piedi per terra. Sono tanto orgoglioso e onorato di averli come genitori.”
Parlando del futuro infine, ci ha annunciato un imminente tour estivo con tanta musica con tappa obbligatoria a Napoli che sente un po’ come una seconda casa. “E una città che amo tanto. Sono stato a Bagnoli con Bennato, nel luogo in cui è cresciuto. L’amore dei napoletani dovrebbe essere protetto dall’Unesco. Non vedo l’ora di tornare!”