Maria Chiara Giannetta a KKI:”Terence Hill mi ha insegnato la gioia, la felicità, il divertimento, la correttezza di stare su un set”

Ci ha fatto divertire dal palco di Sanremo e ci ha subito conquistati per la sua freschezza e spontaneità nonché talento. Insomma Maria Chiara Giannetta non è passata inosservata e se fino a qualche mese fa, il suo nome era poco noto, ora finalmente può godersi l’abbraccio del grande pubblico che potrà rivederla tra i protagonisti di Don Matteo 13 in onda su Rai 1. Ne abbiamo parlato proprio con lei a Radio Kiss Kiss Italia

Ida: buongiorno Maria Chiara e grazie di essere con noi

Giannetta: grazie a voi

I: hai smaltito la paura delle scale di Sanremo

G: ma sì, ormai è passato un po’ di tempo

I: però ci hai divertire tantissimo. Per noi che viviamo e lavoriamo con la musica, vedere te e Maurizio Lastrico parlarvi con i titoli delle canzoni è stato fantastico. Non hai idea di cosa hai scatenato. Noi ora guardiamo le scalette e facciamo la stessa cosa

G: ad un certo punto, dopo Sanremo con Maurizio abbiamo detto che chiunque cominci a parlare con le citazioni delle canzoni prende la multa perché dopo due mesi e mezzo basta. Questo perché abbiamo cominciato a farlo anche sul set. Se vi viene qualche scambio interessante, passatecelo che non si sa mai

I: nel frattempo, torni in tv con Don Matteo 13, tra l’altro una serie molto attesa per vari motivi. E poi mancava da un paio di anni

G: sì molto attesa soprattutto per questo passaggio di testimone tra Terence Hill e Raul Bova, un passaggio molto delicato e anche giusto per quello che è stato per tutti il percorso di Don Matteo quindi è stato molto emozionante. Mancava da due anni perché noi facciamo comunque un anno di riprese e uno di pausa. Dopo 9 mesi, ce lo meritiamo e poi ricominciamo

I: intanto, da questo cambio di tonaca che ci sarà tra qualche settimana, cosa ti ha lasciato Terence Hill?

G: per quanto riguarda Terence, è come quando tu entri in una casa, il padrone va via e tu devi mantenere la casa così perché vuoi. Terence mi ha insegnato come stare sul set, come stare con la troupe, mi ha insegnato la gioia, la felicità, il divertimento, la correttezza di stare su un set. Terence poi è l’ultimo dei grandi professionisti, non sente freddo, non sente caldo, non sente fame né sete. Sta seduto sul suo sgabello aspetta di recitare mentre noi siamo mezzi lamentosi. Con Raul Bova avevo già lavorato per un’altra serie, è stato molto carino e molto umile, si è anche lasciato guidare da noi

I: intanto tu sei reduce anche da un’altra serie di grandissimo successo

G: sì, non ce lo aspettavamo perché era un po’ una sfida. Sapevamo che volevamo portare il personaggio a un livello di sfida e di rischio alto quindi lei prende appieno l’ironia e la spiattella davanti a tutti anche a rischio di risultare troppo sfacciata. Avendola sposato appieno, questa cosa è stata molto apprezzata dal pubblico. Ad un certo punto volevo Blanca sul mio comodino tutte le mattine per trovare la forza di provarci almeno per andare incontro ai propri limiti. Se ci riesci bene, almeno ci hai provato. Ho avuto i miei tutor che ora sono ami ci per prepararmi per il personaggio. E’ stata un’esperienza bellissima. Abbiamo avuto questi incontri face to face  perché non potevamo per il Covid per cui sono stati incontri molto intensi perché io sono andata diretta a chiedere le loro vite e in modo molto intimo. Loro si sono aperti tantissimo, tutti e cinque. E’ stato bellissimo. Io me li sono poi tenuti per sette mesi, nel senso che con  quegli appunti, quelle parole è come se fossero stati sempre con me.

I: tornerai sul set di Blanca, vero?

G: sì, per fine anno si spera

I: insomma tu hai già un bel curriculum, hai iniziato a 11 anni. Hai poi frequentato il Centro Sperimentale di cinematografia di Roma. Ma Sanremo cosa ha cambiato?

G: la mia vita per fortuna no, infatti continuo ad essere piuttosto anonima però ho avuto tantissimi riscontri sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori, cosa quest’ultima che mi aspettavo di meno e invece è stato davvero unanime. Sono contenta perché hai una responsabilità quando vai lì e la mia era che la cosa su cui volevo puntare era il divertimento. E se mi diverto io, si diverte il pubblico e tutto quello che fa il pubblico lì lo riporta a casa

I: e ci sei riuscita alla grande. Grazie davvero di aver viaggiato con noi e in bocca al lupo per tutti i progetti che hai in programma

G: grazie e crepi il lupo! 

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