Nasce l’Università a Scampia, il sindaco Manfredi a KKI:” Momento storico. Cultura e formazione forme di riscatto”

Dopo anni di attesa, arriva finalmente l’Università a Scampia. Lunedì 17 ottobre c’è stato il taglio del nastro della struttura che ospiterà ben 660 studenti. L’apertura del “Complesso Scampia” cambia la percezione e la “narrazione del quartiere” come ha dichiarato il sindaco di Napoli a Radio Kiss Kiss Italia. Gaetano Manfredi ha illustrato l’importanza del ramo federiciano in questo luogo da sempre associato alla camorra e i progetti sociali e urbanistici per superare il concetto di periferia

Ida: Sindaco Buongiorno

Manfredi: buongiorno a lei e a tutti gli ascoltatori

I: finalmente un momento importante che, come dice lei, cambia la narrazione su Scampia

M: è un momento veramente storico. Scampia fino ad oggi è stata per molti solo Gomorra, in realtà Scampia è un posto moto vivo, con tante associazioni, tantissime persone perbene, con tanti giovani che vogliono cambiare il loro futuro per cui portare l’Università a Scampia significa portare il futuro.

I: lei ha già fatto un sopralluogo, com’è questo Complesso Scampia?

M: è un polo che ospiterà la didattica delle professioni sanitarie e quindi fa parte dell’area della medicina. Ci sono tante aule, laboratori per l’innovazione e le nuove tecnologie. E poi ci sono anche ambulatori che saranno al servizio della popolazione quindi un mix tra formazione, assistenza, innovazione tecnologica. E’ un polo molto importante che è stato disegnato da Gregotti, un grande architetto ed è stato realizzato sull’area dove una volta c’era una delle vele abbattuta agli inizi del 2000.

I: quindi ha un significato ancora più simbolico perché nasce su quella che una volta era una vela. Questo Complesso Scampia accende  una luce sul cambiamento e ha anche dei risvolti economici

M: sì, senza dubbio perché l’Università significa portare da un lato un cambio proprio della narrazione e della visione di questo quartiere e dall’altro significa anche indotto economico perché ci saranno gli studenti, i docenti, i medici che opereranno in questo sito. Questo significa lavoro per il territorio, opportunità per i commercianti. Così come per il Polo digitale a San Giovanni a Teduccio, anche qui abbiamo scelto di non aprire né mense né bar all’interno del complesso per fare in modo che le persone vadano fuori e si possano immergere completamente nel territorio. Questo significa creare da un lato indotto economico, dall’altro anche contaminazione sociale. Questo è anche il progetto che è stato messo in campo. La mia è anche un’esperienza vissuta quando ero rettore dell’Università e ho seguito il progetto prima che facessi il sindaco, quello di un’Università che diventi strumento di trasformazione dei territori, trasformazione economica, urbana ma anche sociale.

I: progetti sociali ed urbanistici affinché non si parli più di periferia

M: a me il termine “periferia” non piace. Napoli è per me una città policentrica dove ci sono tante aeree che possono rappresentare dei fattori di sviluppo straordinario. Una città molto bella e turistica con un centro storico fantastico, ma che ha anche tante realtà nel suo territorio che possono e stanno diventando dei poli di sviluppo e questo significa anche creare lavoro e maggiori integrazioni sociali.

I: lei inaugura oggi il Complesso Scampia da sindaco ma è stato anche il rettore della Federico II. Come vive questo momento da ex protagonista dell’Università?

M: sicuramente per me è una grande emozione, ho seguito questo progetto insieme ad altri ovviamente. Ho sempre creduto in un’Università che fosse veramente un elemento di riscatto per i territori e questo ancora di più nel Mezzogiorno dove il tema della formazione  e dell’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani è davvero l’elemento cruciale. Quindi veder realizzato questo progetto, completare questa grande  idea dell’Università distribuita su tutto il territorio di Napoli, in tutti i quartieri come grande fattore di trasformazione e di contaminazione per me è un grandissima soddisfazione ma è lo per la città. Chi crede, quindi, nell’Università , nella cultura, nella formazione sa bene che lo strumento più potente di riscatto delle persone e dei giovani è l’opportunità di formarsi. In questi momenti così complessi anche a livello globale penso che questo sia un messaggio positivo che noi dobbiamo dare a tutti e che questo parta da Scampia che finora tutti abbiamo considerato il luogo di Gomorra e ora, invece, sede di Università,  sia davvero qualcosa di importante, molto potente e positivo

I: Sindaco Manfredi, grazie di aver viaggiato con noi. Ad maiora!

M: ad maiora a Napoli, la nostra città che tanto amiamo, tanto ha dato e tanto darà all’Italia.

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