Nasce, alla luce di una lunga amicizia, una collaborazione che vedrà impegnati Nek e Francesco Renga in giro per l’Italia ad omaggiare i loro numerosi, decennali, anni di carriera. Il nuovo singolo “L’infinito più o meno” è solo un assaggio del loro prossimo album in uscita e di questo ne hanno parlato proprio ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia.
Sara: quanto vi divertite insieme? vi vediamo cosi affiatati, due pazzi!
Francesco: per fortuna ancora tanto, soprattutto ora che siamo insieme. La sfida è anche fare qualcosa di nuovo che potesse tornare a farci divertire veramente tanto, proprio come quando siamo insieme.
S: vorremmo tanto vedervi insieme mentre lavorate in studio, uno che bacchetta l’altro, capire come nascono le vostre canzoni. È in produzione l’album?
F: sì anche se questa era una notizia che Filippo ha spifferato perché non sa tenersi nulla. Io l’avrei detta a ridosso dell’uscita, stiamo lavorando e a breve decideremo.
N: abbiamo fatto talmente tante cose che ora scegliere sarà difficile. Abbiamo registrato più o meno 22 canzoni. Ora tocca capire quali di queste andranno nel disco. Chissà se riusciremo a metterci d’accordo
S: la vostra nuova canzone, “L’infinito più o meno”, molto intensa e profonda e racconta del legame padre figlio e voi siete genitori di 4 figli in totale. Nek, ma è vero che ne hai scritte più di una cinquantina?
N: adesso siamo anche sulla novantina! Diventare padre per me è stato un bel evento, non immaginavo di diventare padre, non me l’aspettavo e non pensavo di essere in grado di fare il papà.
S: è una grande responsabilità, che padre sei? Cosa ti hanno insegnato?
N: come Francesco, sono molto premuroso, sono anche molto geloso. “Tu mi hai indicato stelle con la mano” è la frase che più si addice. L’universo che nasce quando impari dai tuoi figli e ti rivedi nei loro comportamenti. Ho imparato ad essere coerente, quando rimprovero mia figlia lei mi sottolinea che magari mezz’ora prima l’ho fatta io.
F: l’esempio forse è l’unica cosa che possiamo portare sul piatto della paternità. Non c’è molto da insegnare a questa nuova generazione, sono già cento passi avanti . Puoi solo spiegare la tua visione della vita, del mondo attraverso l’esempio. La magia è riuscire a vedere l’orizzonte attraverso lo sguardo dei nostri figli, apprezzare una prospettiva nuova. La paternità è un passo gigantesco per un uomo, smetti di essere figlio e inizi ad essere un genitore.
N: le donne sono generatrici del miracolo della vita, è già predisposta ad essere madre. Per il papà invece è una situazione un po’ più complessa.
Francesco: all’inizio è spaventoso. Quando ho scritto “Angelo” lo scrissi con questo intento qua, racconta proprio il peso gigantesco di questa novità, di questa vita voluta e messa al mondo ma che purtroppo non potrai mai proteggere come vorresti. L’idea era quindi di affidarsi ad un angelo
S: Francesco, chi è che ha aggiunto nel testo il verso “Ansia che non passa ma si fa sottile”?
F: proprio così, l’altra cosa della paternità è quello di non essere più soli e anche solo la responsabilità per i tuoi figli non ti abbandonerà mai.
N: a me piace anche l’idea che nei nostri figli ci sia un po’ di noi, nei caratteri, nella fisionomia.
S: il 2 Luglio parte il vostro tour…ci siamo
N: Francesco è smemorato, non ricorda nemmeno quando inizia il tour, io sono la sua memoria storica.
F: ma tanto io mi affido a lui, anche in studio, lo lascio fare. Mi fido della sua sensibilità, gli lascio anche scegliere le voci.
N: però ci divertiamo! Il 2 Luglio iniziamo a Roma, lo porterò anche a Sassuolo il 15 Luglio, poi andremo anche a Brescia, 11 Ottobre Napoli!
S: farete canzoni nuove immagino?
F: ma in realtà non moltissime, non sapendo ancora la data d’uscita dell’album. Sarà più un tour celebrativo dei nostri 30 e 40 anni di carriera. Mixeremo le nostre canzoni, sarà una festa.
N: noi ce la metteremo tutta, speriamo vi piaccia!
S: grazie mille per essere stati con noi!
N e F: grazie mille a voi!