Presunto colpevole

Scott Turow è al suo meglio in questo romanzo che esplora il lato oscuro della giustizia in una piccola comunità di provincia a prevalenza bianca e le drammatiche ripercussioni sulla vita di una famiglia ferita.
A settantasette anni Rusty Sabich è un giudice in pensione che vive con la sua compagna Bea in una bella casa sul lago nel Midwest. La loro tranquilla esistenza viene turbata dall’improvvisa sparizione di Aaron, il figlio adottivo di Bea, un ragazzo nero poco più che ventenne che ha avuto guai con la giustizia per questioni di droga ed è in libertà vigilata: se non tornerà a casa, andrà in carcere. Quando finalmente riappare, Aaron racconta in modo piuttosto confuso di essere stato in campeggio con Mae, la sua ragazza, e di essersene poi andato lasciandola sola nel bosco dopo una litigata furibonda. Di Mae però si sono perse le tracce; iniziano le ricerche e dopo un paio di settimane viene ritrovata morta. Tutti i sospetti ricadono su Aaron che viene accusato di omicidio di primo grado e arrestato. Nonostante gli indizi a suo carico sembrino schiaccianti, Bea è convinta dell’innocenza del figlio e prega Rusty di diventare suo avvocato difensore, e lui, dapprima riluttante, accetta. Ma il sistema giudiziario al quale Rusty ha dedicato la sua intera vita può davvero garantire giustizia a chi è presunto colpevole? Dopo Presunto innocente, il romanzo che ha ridefinito il legal thriller, torna per l’ultima volta in tribunale l’indimenticabile giudice e avvocato Rusty Sabich, alle prese con un caso che fin dall’inizio si prospetta disperato e un processo complesso dalle forti implicazioni razziali, che non risparmia colpi di scena fino all’ultima pagina.

Scott Turow è uno scrittore e avvocato penalista statunitense. Si è laureato all’Amherst College nel 1970. Quell’anno riceve la Edith Mirrielees Fellowship dal centro di scrittura creativa dell’università di Standford. Dal 1972 al 1975 insegna scrittura creativa a Stanford. Nel 1975 entra ad Harvard dove si laurea con lode nel 1978. Dal 1978 al 1986 è stato assistente del procuratore generale a Chicago. È stato uno degli avvocati dell’accusa nella causa contro William J. Scott, accusato di frode fiscale ed è considerato l’inventore del legal thriller.
Presunto innocente (1987) lo portò ai vertici delle classifiche di vendita di tutto il mondo. Tra i suoi romanzi: Harvard. Facoltà di legge (1977), L’onere della prova (1990), Ammissione di colpa (1993), La legge dei padri (1997), Lesioni personali (2000), Innocente (2010), Identici (2013), La testimonianza (2017). Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere.

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