
Vanni Santoni ci consegna una storia d’amore, amicizia e denaro profondamente calata nell’oggi, e ci costringe a fare i conti con un quesito eterno: possono gli individui arrivare a determinare la Storia, o sarà sempre la Storia ad averla vinta sulle sorti individuali?
Parigi, oggi. Martino se n’è andato dall’Italia, come tanti, e vaga senza grandi prospettive fino a quando incontra Johanna: capelli rosso fuoco, magnetica e scostante, è giovane quanto lui eppure più matura e complessa, almeno ai suoi occhi. Si innamorano, ma è un amore reso difficile dalle continue scomparse di lei, che non sembra avere una sola vita ma molte, negli ambienti più diversi. E tuttavia si amano, nella città scossa da manifestazioni e rivolte, fino a quello che per Martino è il collasso di un mondo: Johanna scompare di nuovo, ma stavolta non per un giorno o due. Scompare, e non si fa più vedere. Martino la cerca ovunque, mentre passano i giorni e le settimane (e finiscono i soldi), finché incappa in un manifesto che mostra la foto di un ragazzo bellissimo ed elegante che scende da un jet privato. Dietro di lui, riconosce subito i capelli rossi e l’inconfondibile postura di Johanna. Il poster è stato affisso da Tanya, la leader di un gruppetto anarchico che sta conducendo una ricerca che è lo specchio della sua: vuole ritrovare il giovane della foto, un certo Manfredi Contini della Torre, criptomilionario che ha fatto una misteriosa donazione al suo gruppo. Tanya e Martino uniscono le forze e si imbarcano in un’indagine che li porterà a inseguire in giro per l’Europa Manfredi e gli eccentrici progetti finanziati dal suo impero fondato sui bitcoin, fino a invischiarsi con lui e Johanna in un quadrilatero amoroso sempre più difficile da sbrogliare.
Dal 2004 Vanni Santoni porta avanti una intensa attività come scrittore e giornalista fino a che, nel 2006, vince il concorso “Scrittomisto” della editrice RGB ed esordisce con la prima versione del libro Personaggi precari.
Nel 2007 fonda il progetto SIC, Scrittura Industriale Collettiva che lo porterà a pubblicare, nel 2013, il romanzo storico In territorio nemico (Minimum Fax).
Nel 2008 pubblica Gli interessi in comune (Feltrinelli) e nel 2011 Se fossi fuoco arderei Firenze (Laterza).
Sempre nel 2011 esce L’ascensione di Roberto Baggio (Mattioli 1885), scritto a quattro mani col drammaturgo Matteo Salimbeni e nel 2012 pubblica il romanzo breve Tutti i ragni (:duepunti).
Nel 2013, dopo aver pubblicato la versione definitiva di Personaggi precari (Voland), si cimenta nella scrittura di Terra ignota, suo primo romanzo fantasy.
Nel 2015 è la volta di Le figlie del rito, secondo volume della trilogia, che esce per Mondadori. Tra gli altri suoi libri si ricordano: La stanza profonda (Laterza 2017), L’impero del sogno (Mondadori 2017) e I fratelli Michelangelo (Mondadori 2019).
Firma i testi fantastici aggiungendo al suo nome la sigla HG – Humanis generis, come da titolo di un romanzo di Guido Morselli – per sottolineare che si tratta di un percorso parallelo e diverso da quello degli altri suoi romanzi.
Santoni scrive sulle pagine culturali del «Corriere della Sera» e sul dorso toscano dello stesso giornale. Ha pubblicato racconti, saggi e reportage su «Internazionale», «Linus», «il manifesto», «Mucchio Selvaggio», «Vice», «Orwell», «Le parole e le cose», «Nazione Indiana», «Carmilla», «Nuovi Argomenti», «Alfabeta2», «minima&moralia», «Rolling Stone», «pagina99» e in varie raccolte.