SANREMO 2021, RANDOM:”PREGO SEMPRE PRIMA DI ESIBIRMI. SONO MOLTO CREDENTE”

 

E’ tra i giovanissimi arrivati a Sanremo ma già con un bel bagaglio di successi alle spalle. Random si racconta a Radio Kiss Kiss ItaliaSara: Al telefono con noi un bravo ragazzo un po’ fuori di testa, ciao Random, come stai? Com’è andata ieri sul palco del festival di Sanremo?

Random: Alla grande, una bomba, sto benissimo. Io sono tanto perfezionista e noto anche le piccole cose però al di là di questo ho goduto al massimo e non ti nego che dopo essere uscito dal palco mi sono anche fatto una frignata da bambino. È stato bellissimo!

S: C’è un gesto scaramantico che hai fatto prima di salire?

R: Io faccio sempre una preghiera prima di esibirmi, sono molto credente. Ho fatto una preghiera con tutti quelli che erano lì prima di salire. Ultimamente sto provando questa cosa nuova, faccio tre sospiri, ogni volta che inalo prendo forza, ogni volta che esalo butto fuori le negatività. Una pratica spirituale.

S: Sei un ragazzo giovanissimo, tra i più giovani a partecipare a Sanremo, hai due album all’attivo, numeri pazzeschi attorno alle tue canzoni, in termini di visualizzazioni si parla di 210 mln di click, sei una star di tik tok, social che ti ha aiutato molto a farti conoscere assieme alla partecipazione ad Amici Speciali, questo in sintesi è il tuo background. Tutto questo è un nuovo modo, un nuovo canale per arrivare alle persone o pensi che vada però anche a sminuire la musica?

R: Penso che se usato bene sia un ottimo modo per arrivare, ormai siamo nell’epoca dello streaming. Io credo che dalla mia piccola Riccione non sarei mai potuto arrivare in tutta Italia in così poco tempo. Sono tanto grato, ma nello stesso tempo so che questa è un’arma a doppio senso. Se costruisci un successo in pochi mesi ti dura pochi mesi a meno che tu davvero non abbia un grande piano nella vita e faccia musica per dare un messaggio e per emozionare il pubblico.

S: Tu lo hai questo grande piano? Era nel tuo piano arrivare a Sanremo? Leggevo che lo sognavi da tanto ed essendo tu molto giovane, la cosa mi ha anche molto stupito. Com’è vissuto Sanremo dalla tua generazione?

R: Ti confesso che prima di appassionarmi alla musica il festival non l’ho seguito molto. Negli ultimi due anni, quando mi sono avvicinato sempre di più a questo mio lato musicale me lo sono goduto. Per me essere al festival è un grande onore e una grande possibilità, forse la più grande che ho avuto fino a questo momento per poter portare un messaggio a tutti i giovani, un messaggio di speranza di trovare dentro sé la propria vocazione, la propria abilità e il proprio sogno e coltivarlo finché non si realizza.

S: Random sicuramente ci sei riuscito, veder un ragazzo giovane calcare quel palco, seppur così diverso dagli altri anni, è stato davvero bello. “Torno a te” è la canzone che hai presentato, una canzone diversa rispetto a quelle scritte finora, ispirata ad una ferita d’amore, a che punto è questa ferita? E com’è nata questa canzone?

R: Questa ferita è rimarginata, mi ha fatto male per molto tempo, ho passato 5 anni con questa persona, avevo solo 12 anni quando abbiamo cominciato a stare insieme. Sono stato ferito da questa persona perché sono stato tradito ma ora tutto è totalmente rimarginata, ed è solo un punto di forza. Il pezzo è nato grazie alla rottura della pianola di mio nonno con cui ho scritto tante canzoni e che mi ha costretto a comprarne subito una nuova. Così ho cercato su youtube questo giro di piano, che poi è il giro della canzone e ho iniziato a suonarlo modificarlo a mio piacimento finché non è diventato il giro che sentite nel pezzo. Il pezzo parla del mio primo amore ma soprattuttoè un invito a tornare al primo amore, a tornare a vivere la vita come si viveva il primo amore con spensieratezza, apprezzando le piccole cose, non dando per scontato. È un fare pace con se stessi ma soprattutto un eterno primo amore verso la vita, godere delle piccole cose in qusto momento in cui ci è stato tolto tanto, anche un semplice caffè con un amico. È questo il messaggio nascosto del mio pezzo: un ritorno alla vita, quando potremmo tornare alla vita normale vorrei che ce la godessimo di più!

S: Questa sera c’è la serata delle cover, tu hai scelto “Ragazzo fortunato” di Jovanotti. Il ragazzo fortunato sei tu?

R: Sì, mi reputo tanto fortunato perché ho trovato il mio sogno da giovane, ma sono anche bravo, me lo dico da solo, a coltivare questo sogno da quando l’ho trovato.

S: Ci sono i The kolors ad affiancarti e so che sei grande amico di Stash, cosa ti ha detto lui?

R: Stash mi ha sempre supportato fin da quando l’ho conosciuto anni fa, anche quando non ero nessuno. Ha sempre creduto in me. Prima che dei grandissimi artisti, mostri da palco i The kolors, per me sono fratelli e amici. Stash è stata la prima persona a cui ho telefonato e in pochissimo tempo mi ha confermato il duetto per
questa. Sarà una bomba!

S: In bocca al lupo e spacca tutto.

R: Grazie mille, viva il lupo

 

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