La guerra di cani e gatti, Michela Vittoria Brambilla a KKI: “Adottiamoli! Dall’Ucraina in Italia per ritrovare affetto!”

E’ passato un mese dall’inizio della guerra in Ucraina. Tra devastazione e morte, quante immagini si scolpiscono nella nostra mente. Tra queste, ci sono anche quelle dei profughi che, nonostante la paura e l’orrore, scappano con il proprio amico a quattro zampe. Quanti cani e gatti vediamo vagare tra le macerie. A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Michela Vittoria Brambilla, fondatrice e presidente della Leidaa, la Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente.

Ida: buongiorno e grazie di essere con noi

Brambilla: buongiorno a tutti

I: le immagini che arrivano dall’Ucraina di profughi in fuga con cani e gatti in braccio sono davvero strazianti

B: sono persone che hanno tutta la nostra solidarietà e anche tutta la nostra stima. Noi le abbiamo intervistate nel corso dell’ultima missione in Ucraina e sono commoventi perché queste persone che perdono tutto, che lasciano la loro casa che magari è già distrutta, che lasciano tutte le loro cose, la loro vita stringono a sé il proprio cane o il proprio gatto e dicono “ io non me ne andrei mai senza di lui. E’ un membro della mia famiglia, è tutta la mia vita”. io credo che l’insegnamento di questa gente fiera dovrebbe essere di gran lunga importante per tutti quei delinquenti che in Italia ancora abbandonano gli animali o li trattano male

B: con la sua associazione avete portato in Italia cani e gatti che erano in un rifugio dove erano scappati per i bombardamenti o abbandonati

B: sì, i miei volontari bravissimi a cui va tutto il mio ringraziamento infinito sono stati per due giorni alla guida degli automezzi senza fermarsi nemmeno la notte e hanno attraversato mezza Europa per arrivare fino al confine con l’Ucraina e hanno consegnato una tonnellata di cibo per animali e centinaia di antiparassitari che sono state raccolte da tutti gli altri volontari che non sono partiti. Quando poi sono ripartiti alla volta dell’Italia chiaramente hanno portato con sé cani e gatti che sono stati salvati da quelle situazioni terribili. Alcuni non erano tanto in buone condizioni perché sono stati trovati tutti dispersi, feriti, abbandonati perché la situazione lì è terribile. Vorrei dirlo a tutti coloro che pensano che sia facile portare aiuti o andare a prendere gli animali lì. Non è una questione di emergenza come quando, per esempio, ci sono i terremoti o le calamità naturali per cui facilmente noi associazioni andiamo, portiamo cibo, mettiamo in salvo gli animali. Lì c’è la guerra per cui è molto complicato. Questi cani e gatti che abbiamo portato in Italia adesso stanno bene. Qualcuno non era in buone condizioni ma ora stanno bene. noi siamo sicuri che troveremo loro una famiglia meravigliosa e quindi dimenticheranno certamente questo loro passato. Il pensiero va a tutti gli altri che non siamo riusciti a caricare e che torneremo a prendere. Stiamo preparando una nuova spedizione per tornare sempre lì perché l’immagine di tutti quei cani e gatti chiusi nelle gabbiette che ti guardavano con gli occhi strazianti dal dolore  e dalla tristezza, ecco è rimasta nel cuore di tutti noi. stiamo dunque preparando una nuova missione perché la nostra missione è aiutare tutti gli animali in difficoltà in qualunque situazione

I: intanto il Ministero della Salute ha emanato una circolare che vieta l’ingresso in Italia dei cani e dei gatti abbandonati in Ucraina per questioni sanitarie.

B: questa è un’assurdità nel senso che per noi che tuteliamo i diritti degli animali è prioritario evitare la diffusione di malattie come la rabbia  motivo per cui il Ministero della Salute ha emanato questa circolare. Si legge che non si possono portare animali randagi a carico delle associazioni perché potrebbero portare la rabbia nel nostro Paese. Premesso che anche un cane al seguito di un profugo potrebbe portare la rabbia qualora ne fosse malato e non fosse vaccinato, per quello però non vi sono prescrizioni. Noi associazioni per prime vogliamo tutelare la salute degli animali per cui è chiaro che quando un animale arriva da un contesto come quello, siamo  noi a prenderci in carico anche la sua quarantena. Non è che il randagio arriva da solo. Se la Leidaa prende un numero di cani randagi vaganti e ritrovati è chiaro che sotto la sua responsabilità si occupa di fa fare prima la quarantena e poi tutte le vaccinazioni anche quella contro la rabbia, mettere il microchip. Questa circolare del Ministero della Salute è veramente senza senso perché già per noi è difficilissimo andare in un contesto come quello, portare aiuti, portare gli animali, prenderli e portarli in Italia. Che non ci si metta anche il nostro Stato a creare difficoltà ulteriori soprattutto senza senso.  

I: cosa fare per adottare un cane o un gatto arrivato in Italia?

B: sul nostro sito www.leidaa.info ci sono tutte le informazioni e per donare – ringrazio tutti gli italiani che ci stanno sostenendo perché queste missioni sono costose – per adottare questi animali che non sono solo cani ma anche gatti adulti bellissimi e non gattini. Faccio questa distinzione perché nel nostro Paese far adottare il cane è relativamente facile. Le persone sono abituate a questo. Per il micio adulto ci sono sempre tante difficoltà nel senso che abbiamo ancora chi vuole solo il gattino. Questi gattoni sono stupendi e hanno bisogno davvero di tanto amore. Grazie a tutti gli ascoltatori che vorranno adottare questi cani o gatti che hanno tanto sofferto e desiderosi di tanto affetto

I: ci auguriamo che in molti rispondano a questo invito. Intanto grazie per tutto il lavoro che state facendo

B: grazie a voi

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