L’azzardo

Leandro è un uomo che ha talento e passione: è abilissimo con il pennello e ama copiare i grandi capolavori del passato. Forse tutto era cominciato quando da bambino contemplava, insieme alla madre, i dipinti della Galleria Borghese, dove il padre faceva il vigilante. Era stato allora che, sfogliando un catalogo d’arte, nel Miracolo dello schiavo del Tintoretto gli era parso di veder calare dal cielo il suo idolo romanista Roberto Pruzzo, con tanto di mantello giallo e veste rossa. Ma soprattutto, già a quell’epoca, si era convinto che ogni forma di Bellezza fosse ormai stata dipinta e che quindi a lui non spettasse altro che riprodurre le opere degli antichi maestri.Questo compito diventa un mestiere quando Leandro, trasferitosi a Mantova, si guadagna da vivere facendo il copista di capolavori. Nel contempo si lascia travolgere da un’altra ossessione, le scommesse calcistiche, e inizia a condividere il proprio vizio con un’allegra brigata di personaggi strampalati. Tutti hanno un soprannome che evoca i rispettivi talenti – il Boccaccio, Marlon Brando, il Vesuvio, Tacito, il Negro, Maometto –, mentre Leandro viene chiamato il Profeta, per la sua straordinaria capacità di prevedere i risultati.Ma, con l’azzardo, il rischio è sempre dietro l’angolo e si può finire in acque pericolose. Per fortuna, Leandro, ancor più che Profeta, è falsario…Coppia creativa nel teatro, Peppino Mazzotta e Igor Esposito esordiscono con questo romanzo, una commedia noir fra scommesse e furti d’arte, nella quale scavano a fondo nei comportamenti e nelle debolezze umane. Con una prosa originale e punteggiata di colpi di scena, regalano ai lettori pagine trascinanti e, insieme, uno spaccato della vita della provincia italiana, fra vizi, meschinità ma anche insospettabili risorse e potenzialità di riscatto.

Igor Esposito è nato a Napoli nel 1974, è poeta e drammaturgo. I suoi testi sono stati portati in scena da alcuni dei più importanti interpreti del teatro e del cinema italiano. È stato finalista al Premio Calvino e al Premio Pergola Teatro della Toscana, menzione speciale del presidente della giuria Franco Cordelli e, con la sua prima raccolta di versi La memoria gatta, è stato finalista al Premio Napoli. Peppino Mazzotta e Igor Esposito collaborano in teatro da quindici anni.

Peppino Mazzotta è nato a Domanico (CE) nel 1971, è un attore, regista e autore teatrale. Il suo volto è noto al grande pubblico perché interpreta l’ispettore Fazio nella serie Il commissario Montalbano fin dal 1999, anno della prima di quindici stagioni. Ha preso parte a numerosi spettacoli teatrali, fra cui Il Tartufo per la regia di Toni Servillo, e film come Anime nere di Francesco Munzi per cui è stato candidato al Nastro d’argento come migliore attore protagonista. Nel 2011 ha vinto il Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro come miglior attore con lo spettacolo Radio Argo e nel 2021 il Premio Le Maschere del Teatro Italiano.

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