
Ogni anno, il 28 maggio si celebra la Giornata Mondiale del Gioco, per la tutela del diritto al gioco per bambini e bambine, perché giocare è una cosa seria.
Che il gioco sia una “cosa seria” è sostenuto da Huizinga nel testo Homo ludens del 1938. Il linguista olandese sostiene la tesi per cui il gioco vada annoverato tra le esperienze umane che hanno natura pre-sociale, cioè nasca e venga vissuto dai soggetti prima della loro costruzione identitaria e della comprensione della realtà.
A Radio Kiss Kiss Italia ne abbiamo parlato con Elisabetta moro, antropologa all’istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli